I campionati di serie A e serie B sono ormai ripartiti da due settimane con il nuovo protocollo sanitario redatto dalla FISR che prevede, fra le altre cose, l’obbligo di svolgere esami anti Covid tramite tamponi rapidi forniti gratuitamente da FISR ai club.
Seppur con qualche difficoltà, dovuta all’aggiornamento dei calendari, alla messa a regime dello svolgimento dei tamponi e alla difficoltà di trovare date utili per i recuperi, la stagione 2020-21 è riuscita a ripartire (tanti invece gli altri sport che sono rimasti ancora al palo).
Quale futuro attenderà ora le categorie minori? Se per la serie C è prevista una riunione fra i club e gli organi federali nei prossimi giorni, tutto tace per quanto riguarda il campionato femminile, l’under 18 elite e tutte le giovanili.
Sarà difficile ripartire senza l’obbligo di tamponi perchè d’altronde sarebbe complicato da spiegare a un giocatore di serie C o delle giovanili che mentre i colleghi delle serie maggiori devono svolgere questi esami per un discorso di sicurezza, nelle serie minori della stessa sicurezza non c’è bisogno.
Così come sarà complicato scaricare i costi dei tamponi (e del loro svolgimento) sui club o sui giocatori stessi, complice il momento economico del paese non di certo semplice.
Probabilmente, quando e se si ripartirà, bisognerà anche aggiornare regolamenti, scadenze e formule dei campionati e relative fase finali.
Gli appassionati del nostro sport che non militano in serie A o serie B rimangono così in attesa di notizie circa la propria ripartenza, visto che gli allenamenti nella maggior parte dei campi italiani non si sono più fermati.
Chissà se si tornerà a giocare già dal mese di gennaio o se si aspetterà qualche mese ancora per valutare possibili novità circa l’evoluzione della pandemia, la partenza della vaccinazione in Italia o l’arrivo della bella stagione.