Non poteva mancare la replica di Andrea Delfino, ex bomber del Milano Quanta e appena passato ai Diavoli Vicenza, dopo le parole di fuoco del patron del Milano Quanta, Umberto Quintavalle.
“Delfino non ha onorato la maglia del Milano per un piatto di lenticchie” aveva dichiarato il numero 1 dei rossoblu.
Questo il testo che il bomber di Torino ci ha chiesto di pubblicare:
Visto che non ne ho avuto la possibilità finora, vorrei utilizzare questo portale semplicemente per spiegare come si sono svolte le cose relative al mio trasferimento dal Milano al Vicenza. Ho letto sia le dichiarazioni del Sig. Quintavalle, oltre a qualche commento al di sotto della notizia pubblicata su Facebook, con ipotesi che a parer mio rimangono infondate.
Ho avuto modo di parlare con Vicenza la settimana dopo che è finito il campionato: si è parlato della disponibilità di entrambe le parti a trovare un accordo. Preciso che non ho nessun tipo di contratto cartaceo con la società Milano Quanta e che non essendo tesserato a titolo definitivo con la stessa, a fine stagione, secondo regolamento, sono libero di poter cambiare società a mio piacimento, con il benestare della società Monleale che attualmente è proprietaria del mio cartellino.
Detto ciò, la prima offerta da parte del Vicenza mi è stata comunicata nel weekend del 15-17 giugno: alla fine dello stesso ho ricevuto una chiamata dalla società Milano Quanta e abbiamo parlato della stagione seguente. In questa occasione li ho avvisati di aver ricevuto un’offerta da parte di un’altra società. Ho avuto un settimana di tempo da parte del Milano per decidere se continuare insieme a loro o prendere una strada diversa e rispettando le scadenze chieste dal Milano ho semplicemente deciso di prendere una strada diversa e di provare una nuova esperienza, avvisando il Milano Quanta e di conseguenza confermando la mia disponibilità per la stagione 2018-19 al Vicenza, concludendo il tutto il weekend del 24 giugno.
Ovviamente mi è dispiaciuto molto leggere le parole del Sig. Quintavalle che avevo precedentemente ringraziato telefonicamente per questi 4 anni trascorsi insieme e per avermi dato l’opportunità di vincere tanto e di crescere come giocatore. Credo però che abbia mancato di rispetto sia a me che alla società Vicenza, senza essersi ricordato dei fatti sopracitati, sparando a zero su tutto e cancellando 4 anni stupendi in una sola frase. Ha avuto una caduta di stile. Da una persona che dà molto a questo movimento mi aspettavo una reazione più consona mentre invece ha avuto una reazione eccessiva per come si sono svolte le cose.
Concludendo, credo di non aver tradito nessuno, nessuna maglia e di essermi comportato sempre in modo corretto durante le settimane in cui ho pensato di potermi trasferire in un’altra società. Ovviamente le cose possono sempre essere fatte meglio o per qualcuno possono essere sempre fatte in modo diverso, sono punti di vista, ma è stato semplicemente un trasferimento sportivo, tenendo chi di dovere al corrente, senza nascondere nulla a nessuno.
Queste parole forse interessano a pochi o forse no, a me interessava spiegare l’accaduto per come realmente si è svolto. Spero di essere stato chiaro e che questa storia si chiuda qui, non credo che il nostro sport abbia bisogno di queste futili polemiche, anzi credo siano inutili e non portino a niente.
Grazie
Andrea Delfino