I Ghosts Padova sono i campioni d’Italia under 16 della stagione 2019-20: al PalaRaciti di Padova i Ghosts di coach Cantele superano 6-4 i Fox Legnaro nel derby di semifinale e poi si aggiudicano la finalissima al termine di un match al cardiopalma contro i BluDogs Montorio, terminato 4-3 dopo l’overtime.
Terzo posto per i Fox che sconfiggono nella finalina 6-3 il Milano Quanta (che aveva perso in semifinale 5-0 contro il Montorio).
Questi i commenti dei protagonisti:
Roberto Cantele (Ghosts Padova):
“Tanto bello quanto duro e inaspettato, ma soprattutto voluto.
Tra mille peripezie e restrizioni, con l’organico non al completo, abbiamo portato a casa il campionato andando in vantaggio per due volte e gestendo molto bene la partita, facendoci poi rimontare e addirittura superare. Con grande orgoglio abbiamo ritirato in piedi la situazione per poi vincere all’overtime.
Bravi ragazzi”.
Vidor Corà (BluDogs Montorio):
“Finale all’altezza delle aspettative. Dopo aver battuto il Milano in semifinale 5 a 0, troviamo il Padova che ha sconfitto il Legnaro in semifinale, oramai un classico. Gran bella partita, da parte nostra giocata di squadra cercando il contropiede ma non restando mai ad aspettarli, dall’altra un Padova ringalluzzito che gioca a coppie, ma velocissimo. Sono molto fiero dei miei ragazzi che hanno dato l’anima fino alla fine.
3 a 2 per noi a tre minuti dalla fine. Abbiamo la possibilità di chiudere l’incontro tre volte. Due volte con Chiamenti e una volta con Magnabosco a tu per tu con il portiere del Padova. Poi un disco stregato finisce nella nostra porta. 3 a 3. Si va ai supplementari che si sa è una lotteria, e premia il Padova. Peccato. Comunque complimenti al Padova e un grazie di cuore ai miei MERAVIGLIOSI RAGAZZI.
Un plauso particolare al nostro portiere Davide che ha avuto il 90% delle parate”.
Carlo Di Sarò (Fox Legnaro):
“Fare le finali giovanili di hockey in tempo di distanziamento sociale è un’esperienza che non si dimenticherà facilmente. Il bello è stato però vedere che comunque la voglia di giocare dei ragazzi ha superato qualsiasi timore e anche se per una giornata hanno vissuto in una “bolla” si sono divertiti e si sono cercati perché l’hockey non è solo uno sport di contatto, è uno sport che unisce. Un ringraziamento va a tutti i volontari per l’organizzazione dell’evento”.
Mattia Mai (Milano Quanta):
“Prendiamo questo quarto posto come uno stimolo per migliorarci nell’imminente nuova stagione, sapendo di poter contare su un gruppo promettente”.