La gara 2 che non ti aspetti. Potrebbe essere la prima volta nella storia del nostro sport che una gara di finale scudetto finisca con un divario così ampio. Ieri sera infatti, davanti le telecamere di FisrTv, il Milano Quanta ha stravinto in casa dei Diavoli Vicenza per 13-4, quindi con ben 9 reti di vantaggio.
Un divario imbarazzante, con la partita che è stata aperta per una parte del primo tempo e con il sussulto d’orgoglio dei Diavoli che erano inizialmente riusciti a ribaltare il punteggio da 0-2 a 3-2. Da qui in poi il buio più profondo, con i ragazzi di coach Rigoni che hanno dimostrato una superiorità netta, a tratti davvero clamorosa, fino ad arrivare al 13-4 finale (7-3 il primo tempo). Ben 5 le doppiette in casa Milano, a dimostrazione di un roster usato fino in fondo e della giornata di grazia di tanti elementi a disposizione di coach Rigoni.
Calcolando che fin qui le sfide fra le due squadre erano sempre state equilibrate, con la Coppa Italia vinta dal Vicenza, nessuno si aspettava una gara 2 del genere.
Domani alle 20.30 al Quanta Club il Milano potrà già chiudere la serie di finale. Il Vicenza dovrà cercare il miracolo, e soprattutto un’altra prestazione, per invertire il trend della serie.
Luca Rigoni (coach Milano): “Dopo una partita del genere non posso che essere contento della mia squadra, per molti motivi. Sapevamo che eravamo su una pista difficile, contro una squdra valida. L’abbiamo interpretata bene, senza paura degli avversari, partendo forti, concentrati e decisi. Abbiamo fatto due tempi con un ottimo hockey in line, un bellissimo spot per il nostro sport e per il nostro movimento, specie per i giovani. Una squadra da far vedere, per come ha giocato. Come ho già detto l’altro giorno non abbiamo ancora vinto niente, c’è gara 3 da conquistare e l’ultima sfida è sempre la più difficile. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra e pensare da subito al match di domani, in cui si partirà da 0-0. Sarà un’ennesima battaglia”.
Angelo Roffo (coach Vicenza): “Mi scuso con il pubblico e con la società perché una sconfitta così non è accettabile. Abbiamo fatto molti errori e siamo stati molto nervosi. Siamo partiti e siamo andati sotto di due reti, poi siamo riusciti a recuperare e ad andare in vantaggio e poi per quattro volte di seguito abbiamo lasciato l’uomo libero davanti alla porta, cosa che non deve accadere. Meritiamo questa sconfitta perchè Milano ha giocato benissimo e non c’è nulla da eccepire sul risultato. Non c’è nessun tipo di scusante per noi e verso la fine della partita ci sono anche saltati i nervi e questo non deve accadere. Ho dovuto chiamare time out per placare gli animi e non rischiare di avere qualche penalità pesante e magari qualche squalifica, visto che giovedì abbiamo un’altra partita e dobbiamo essere tutti presenti. Quindi una sconfitta pesante che tutti, dall’allenatore a tutti i giocatori, abbiamo perso malamente. L’unica cosa che possiamo fare è pensare alla partita di domani in cui dovremo andare in campo e giocare sicuramente molto meglio. Per lo meno giocare fino all’ultimo con freddezza, lucidità e determinazione. Poi la partita si può vincere o perdere, ma è terribile perdere in questo modo, facendosi saltare i nervi e facendo errori grossolani che non sono da una squadra come questa. Non ci sono molte analisi da fare: abbiamo provato ad utilizzare tutti e due i portieri, abbiamo provato a giocare con tutti i giocatori, ma non abbiamo trovato con nessuna linea le contromisure adatte per restare in partita. Soprattutto abbiamo sbagliato le situazioni in cui eravamo in difesa, abbiamo sbagliato la marcatura a uomo in molti casi, quindi dovremo riflettere, anche se c’è poco tempo e dovremo ritornare in campo dimenticando queste due gare e giocando al massimo, come se si partisse da zero perché non deve finire in questo modo. Questa stagione ci ha dato delle belle soddisfazioni, ma una delusione con una sconfitta di queste dimensioni è difficile da digerire.
Si volta pagina e si va a Milano senza aver nulla da perdere, consapevoli che dovremo giocare al duecento per cento delle nostre possibilità e con la convinzione di potercela fare perché assolutamente non dobbiamo e non vogliamo scendere in pista già sconfitti. Andiamo per fare la nostra partita, come se fosse la prima della serie, che è poi l’unico modo per restare in corsa in questa finale”.