Continuano a vincere Milano e Vicenza, due macchine inarrestabili da punti e da gol. Lo conferma la settima giornata del campionato italiano che si è chiusa sabato sera. Conferme importanti arrivano anche da Padova e Torino mentre il Ferrara riesce nel colpaccio di espugnare la difficile casa dei Vipers.
Animi bollenti a Monleale per una complicata gestione di un caso Covid, su cui torneremo in seguito in un altro articolo con più approfondimenti.
Ghosts Padova – Lepis Piacenza 11-0 (6-0)
Tutto fin troppo facile per i Ghosts. Piacenza si presenta chiuso a quadrato nella speranza di difendere e partire in contropiede ma il Padova trova il vantaggio già nei primissimi minuti e poi non c’è più storia.
Federico Pagnoni (Padova): “La partita è stata come da pronostico, abbiamo approfittato dell’occasione come buon allenamento per sperimentare cose nuove. Abbiamo cercato di spingere fin da subito per poter far girare tutti compresi i ragazzi junior, nel complesso siamo soddisfatti per la prestazione, ora testa alla prossima contro Ferrara”.
Coach Zagni (Piacenza): “Poco da commentare, squadra avversaria giovane ma tecnicamente preparata, con voglia di vincere, noi purtroppo grandi ostacoli tecnico tattici, ci stiamo lavorando ma i tempi sono lunghi”.
Real Torino – Cus Verona 9-0 (2-0)
Il Torino ottiene la prima vittoria piena in campionato ma oltre ai 3 punti i piemontesi ottengono anche una grande iniezione di fiducia, fondamentale per un miglior prosieguo di campionato dopo un avvio fin troppo stentato vista l’ottima qualità del roster. Per Verona un deciso passo indietro dopo alcune ottime partite.
Coach Marcuzzi (Torino): “Vittoria molto importante quella col Verona. Primi 3 punti che portano morale e fiducia. Il primo tempo non siamo riusciti ad esprimere un buon gioco, poche uscite di zona e molta confusione, forse anche dovuta un po’ alla pressione del dover vincere a tutti i costi. Il secondo tempo siamo entrati più tranquilli, riuscendo subito a segnare 2 reti che hanno demoralizzato gli avversari. Per il resto della gara abbiamo fatto un buon possesso e concludendo bene le azioni di gioco. Buona partita ma c’è ancora molto da lavorare”.
Coach Corso (Verona): “Eravamo non al completo ma comunque non abbiamo lottato su ogni disco, ad ogni contrasto in balaustra uscivano loro con il disco. Purtroppo ho una squadra che soffre la mancanza di alcuni elementi, quando determinati giocatori chiave sono sotto tono gli altri poi li seguono. Non abbiamo fatto nulla per mettere in difficoltà il Torino”.
Cittadella – Milano Quanta 2-9 (0-3)
Il Milano è scosso dalla scomparsa della madre del giocatore Belcastro ma dimostra in campo di essere formazione di carattere e fa un sol boccone di un buon Cittadella. Ancora una volta è Lettera a segnare i primi gol decisivi che poi manderanno in discesa l’incontro.
Simone Carrer (Cittadella): “Commentare una sconfitta così larga non è mai facile. Peccato perché nel primo tempo siamo riusciti a tener testa ad una squadra più quotata di noi, anche grazie al nostro portiere. I giovani si stanno comportando molto bene e ci sono buone prospettive per il futuro, ma bisogna lavorare molto per ottenere risultati soddisfacenti. Certo, non sono queste le partite che “dobbiamo” vincere, ma abbiamo commesso troppi falli, e contro una squadra come Milano è inevitabile poi prendere gol. Complimenti al Milano ed all’amico/avversario Bryan per essersi presentato ed aver giocato una grande partita”.
Andrea Bellini (Milano): “Partita giocata in sicurezza con pochi errori e sfruttando al meglio le superiorità numeriche concesse. Difficile scendere in campo con l’umore a pezzi per la scomparsa di un nostro caro ma devo dire che in momenti come questo serve stare uniti e così è stato. Ancora condoglianze alla famiglia Belcastro per la perdita”.
Monleale Sportleale – Diavoli Vicenza 1-7 (1-2)
Pre-partita decisamente agitato per un caso Covid fra le fila del Vicenza. La presidente berica fa svolgere un tampone a tutto il resto della squadra, con tutti risultati negativi, avverte per mail avversari e federazione e si presenta all’incontro. Dopo lunghi giri di mail, telefonate e confronti la Federazione decide che si gioca, nel rispetto dei protocolli attuali. Diversi giocatori del Monleale per protesta non scendono in campo e così gli Orange si trovano in pista con soli 7 esterni di movimento, il goalie Grando titolare e Matia Pagani come secondo portiere. Il Vicenza vince in pista ma la partita è destinata a far discutere ancora a lungo.
Alberto Faravelli (Monleale): “Parlando della partita ci sentiamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. Fino a dieci minuti dalla fine abbiamo tenuto botta, siamo molto soddisfatti. Parlando del resto invece (chiaro il riferimento al “caso Covid”, ndr): quando la Federazione si deciderà a fare qualcosa? Sempre e solo belle parole. Noi tutti abbiamo voglia di giocare ma non a queste condizioni, per me la partita con Vicenza non andava svolta ma tant’é. Comprensibilmente molti hanno deciso di non giocarla, io stesso non avrei giocato, ma ne avrebbe rimesso la società e ci siamo presentati con il numero minimo e Pagani cambiato da portiere. Come si può dare un che di credibilità a questo sport se poi è la stessa Federazione a non muovere un dito su tematiche così delicate? Una Federazione seria non avrebbe permesso che si disputasse la partita, l’avrebbe rinviata, avrebbe garantito sicurezza per il proseguimento del campionato. Alla fine, come ci è stato risposto, parafrasando, sono affari vostri”.
Luca Roffo (Vicenza): “La situazione imponeva una partita in emergenza. Per entrambe le squadre stasera é stata una prova di rispetto verso il nostro sport. Due squadre rimaneggiate che si sono scontrate con onore in campo nonostante tutte le paure del momento. Onore a Monleale e complimenti ai nostri giovani che si sono fatti trovare pronti nel momento del bisogno. Stasera non conta il risultato, conta solo che ha vinto lo sport contro questo terribile momento. Avanti con coraggio”.
Asiago Vipers – Ferrara Warriors 4-5 (2-3)
Match sentitissimo in via Cinque che viene vinto dalla formazione estense, brava a sfruttare gli errori dei Vipers e a rimanere concentrata fino alla fine. Palpabile il nervosismo in casa Asiago per una partita che poteva segnare una svolta in positivo ad una stagione che però sembra non svoltare mai. Significative del nervosismo le parole del presidente Forte, come di consueto commentatore delle gare di casa della sua squadra, al fallo di Berthod a 1′ dalla fine a gioco fermo costato un powerplay potenzialmente decisivo per i suoi: “questo ragazzo è una sciagura” ha detto in telecronaca.
Per Ferrara tre punti preziosi, per Asiago tanto rammarico.
Marco Frigo (Asiago): “Nonostante una partenza in salita siamo riusciti a rimanere attaccati alla partita fino alla fine. Serve però qualcosa in più per poter vincere partite alla nostra portata come questa”.
Riccardo Dal Ben (Ferrara): “Siamo arrivati ad Asiago consapevoli della dura partita a cui saremmo andati incontro. Partiti molto bene e, grazie alle loro due penalità, ci siamo portati sul 3-0. Purtroppo non siamo riusciti a gestire questo vantaggio e ci siamo fatti rimontare 2 volte. Episodio chiave forse è stato il loro fallo a gioco fermo a 1 minuto dalla fine che ci ha permesso di terminare la partita in 4vs4 e non in penalty. In ogni caso complimenti ad Asiago, una bella partita da vedere/giocare sicuramente”.