Ben 5 le partite giocate fra sabato e domenica per quanto riguarda il campionato nazionale di serie B: vincono ancora le due formazioni di Trieste, ormai saldamente in testa alla classifica, mentre il terzo posto sembra ormai appannaggio di Torre Pellice. In fondo alla classifica scatto d’orgoglio dei Mammuth Roma che fanno proprio il sentito derby con i Castelli Romani. Civitavecchia vince, seppur all’overtime, contro Riccione e consolida il quarto posto in classifica.
I RISULTATI
Libertas Forlì – Corsari Riccione 5-2 (1-2)
Mammuth Roma – Castelli Romani 7-3 (2-1)
Old Style Torre Pellice – Edera Trieste 3-4 (3-2)
Tergeste Trieste – Snipers Civitavecchia 8-2 (3-1)
Corsari Riccione – Snipers Civitavecchia 3-4 ot (3-2)
I COMMENTI
Yahyaoui Yeah (Forlì): “Primo tempo giocato male da noi, troppe occasioni non concretizzate e troppi errori in fase di marcatura: secondo tempo più determinati e vogliosi di vincere. L’importante era portare a casa il derby e così è stato.
Buona prestazione del nostro portiere Babini che nei momenti difficili ci ha aiutato a rimanere in partita”.
Martina Gavazzi (Civitavecchia): “La prima partita ci ha regalato una visione precisa di quanta strada debbano ancora fare i nostri giovani atleti. Complimenti al Tergeste che ha espresso un gioco tattico preciso e corale e complimenti alla mia squadra che in enorme difficoltà non ha mai mollato e soprattutto al nostro goalie che ha fatto davvero l’impossibile.
Contro il Riccione la stanchezza di tutti ha guidato la partita e nonostante il campo non esalti le nostre qualità ci siamo ben difesi e portato a casa due punti importanti”.
Michelangelo Brunetti (Riccione): “In entrambe le partite siamo entrati in campo motivati ed agguerriti, ed i risultati alla fine del primo tempo parlano chiaro. Nel secondo tempo, con il Forlì abbiamo concesso un po’ troppo, e complici gli ampi spazi dettati dall’ampiezza del campo non abbiamo saputo reagire.
Con gli Snipers abbiamo pagato i numerosi errori sotto porta (equamente distribuiti fra primo e secondo tempo) che non ci hanno portato a chiudere prima la partita ed hanno consentito loro la rimonta e la vittoria all’overtime.
Volendo analizzare le nostre partite del weekend, ma un po’ tutto il campionato, stiamo pagando un po’ di sfortuna e la mancanza di cinismo che ci permetterebbero di chiudere le partite e conquistare qualche vittoria in più, magari riuscendo a portare a casa quei punti che darebbero un quadro più sincero della nostra qualità sul campo”.
Andrea Montanari (Torre Pellice): “Grande inizio per gli Old Style che si portano in vantaggio fino al 3 a 1 dimostrandosi superiori nel primo tempo, poi Zerdin e soci riescono a recuperare e in qualche modo trovano il vantaggio. Sconfitta che brucia ma che serve per rendersi conto che questa squadra ha tutte le carte in regola per giocarsela con chiunque”.
Alessandro Tamburri (Castelli Romani): “E’ stata una partita da molti punti di vista molto movimentata: ci sono stati momenti in cui riuscivamo a gestire il possesso del disco e a ragionare ma molte altre volte siamo stati sotto pressione e a causa di questo siamo caduti nel loro gioco non riuscendo a far vedere il nostro gioco. Nonostante tutto è stata una partita dove non sono mancate le emozioni e soprattutto questa sconfitta ci servirà per lavorare sui nostri errori e cercare di migliorare per le prossime partite”.
Andrea Gallessi (Tergeste): “Bella partita contro il Civitavecchia. Il risultato conferma la nostra superiorità in campo, ma nonostante ciò il Civitavecchia si dimostra sempre una squadra di buon livello, con un gioco aggressivo e a tratti pericoloso, specialmente nei powerplay e nelle azioni di contropiede. Il titolo di miglior giocatore in campo spetta sicuramente alla superba Eugenia Pompanin, che si è distinta grazie ai suoi innumerevoli e ottimi salvataggi”.
Axel Cocozza (Edera): “Un match complicato con una squadra tosta. Sapevamo che sarebbe stato difficile portare a casa i tre punti. Il primo tempo abbiamo subito il gioco dei nostri avversari, mentre nella seconda frazione siamo riusciti ad imporre il nostro gioco. C’è ancora molto da migliorare”.
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