A giugno sarà di nuovo tempo di Mondiali per le nazionali italiane che per la prima volta nella loro storia potrebbero addirittura schierare 4 formazioni: senior e junior sia maschile che femminile. Questo perchè nonostante il momento di crisi economica impietoso, l’aver superato come numero di iscritti l’hockey pista ha convinto il presidente della FIHP Aracu ad alzare il budget a disposizione dell’hockey in line, nonostante nelle altre discipline ci siano stati dei
tagli.
Nel comunicato ufficiale n. 55 è illustrato il percorso di avvicinamento delle nazionali italiane al Mondiale di Rosario: CU55HL
Questa invece una intervista al responsabile del settore tecnico, Fabio Forte:
Maggio intenso di raduni per le nazionali. Come mai impegni così ravvicinati?
“Direi a dir poco intenso! Abbiamo dovuto rivedere tutta la programmazione dei raduni delle varie nazionali (senior, u20 e femminile) in seguito all’inaspettata variazione delle date (e della location!) dei mondiali 2015 in Argentina. Questa scellerata mossa del Cirilh ha davvero messo in seria difficoltà tutte le programmazioni delle nazioni europee oltre a compromettere la partecipazione di alcune rappresentative nazionali”.
Quali sono gli obiettivi delle due squadre, senior e under 20?
“È sempre difficile fare dei pronostici a certi livelli perché si rischiano delle figuracce…sia ad esser troppo ottimisti che a mantenere un basso profilo. Comunque per la nazionale senior spero si possa migliorare il piazzamento delle 2 ultime edizioni (7mo posto) mentre per la U20 non saprei cosa aspettarmi visto che si tratta di un gruppo tutto da rinnovare e ricostruire alla luce dei ben 9 atleti del 1995 che sono finiti fuori età rispetto alla formazione di Tolosa 2014”.
Cosa si aspetta invece dalle compagini femminili?
“Che possano trasportare sul campo tutto l’entusiasmo che dimostrano di avere ad ogni appuntamento, che si tratti di uno stage di formazione o di un concentramento del redivivo campionato nazionale italiano. Dando per inarrivabili sia Canada che Usa che la Rep Ceca,direi che con tutte le altre si può puntare a giocarsela”.
Come è cambiata la concezione delle squadre nazionali da quando è a capo del settore tecnico?
“Beh è sotto gli occhi di tutti la crescente attenzione che la Fihp sta prestando alla nostra disciplina. Da quando ci siamo insediati al “comando” della nostra specialità abbiamo aggiunto diverse rappresentative e messo in agenda svariati appuntamenti internazionali. Se fino a 3 anni fa si concentravano tutte le forze ed attenzioni solo sulla nazionale senior, ora abbiamo istituito e dato continuità alle selezioni junior u20-u18 e u16 oltre alla nazionale femminile che forse quest’anno avrà anche l’appendice della junior femminile. La u20 maschile parteciperà ai mondiali di Rosario (è la prima volta che l’Italia partecipa a 2 edizioni consecutive) oltre a 2 tornei internazionali in Slovenia e Svizzera, mentre la u18 in settembre parteciperà alla prima edizione di un Europeo di categoria (che puntiamo ad organizzare in Italia) e alla Nations Cup in Svizzera.
Direi quindi che abbiamo molta molta carne al fuoco!”.
Cosa pensa del Mondiale che si giocherà in Argentina? Ci sono stati alcuni problemi logistici in fase di organizzazione?
“Speriamo sia la “goccia che farà traboccare il vaso”..serve urgente rinnovamento all’interno del Cirilh se non vogliamo che questo sport diventi sempre più un “passatempo” anziché continuare un processo di crescita che lo porti alla giusta attenzione e collocamento che merita. Spostare data e località di una competizione internazionale che in molti stavano programmando da almeno 6-7 mesi è stata davvero una scelta sciagurata. Per un breve periodo ho perfino “sperato” che la Fihp per protesta decidesse di boicottare tale manifestazione ma è evidente che con Aracu (presidente Fihp) alla presidenza della Firs questa scelta sarebbe stata uno “strappo” troppo forte e troppo criticabile. Per tutta risposta segnalo che la Fihp è l’unica Federazione mondiale ad aver iscritto tutte e 4 le rappresentative alle rispettive categorie (uomini Sr e Jr, donne Sr e Jr) dei mondiali argentini del prossimo Giugno”.
C’è un qualche giocatore dal quale si aspetta un valore aggiunto?
“La forza dell’Italia è sempre stato il collettivo, indipendentemente dalla qualità dei singoli. Credo sarà così anche quest’anno anche perché in tutta sincerità non ho la minima idea di chi intenda convocare Rela”.
Cosa pensa del ct Rela?
“Credo che Rela sia tutt’ora l’allenatore più completo ed esperto che ci sia in Italia. In molti dicono che sarebbe auspicabile un ricambio anche per portare “aria nuova” in azzurro, ma io non credo sinceramente che i tempi siano maturi e soprattutto non vedo questa gran schiera di allenatori pronti a “fare le scarpe” all’attuale CT. Ne deriva che a parer mio Rela è la persona giusta al posto giusto”.