Scatterà sabato 19 aprile la serie di finale che vedrà opposte il Milano Quanta, già da 2 anni vincitore del titolo, e lo Sportleale Monleale. In palio lo scudetto di serie A1 di hockey in line 2013-14, di fronte le squadre prima e seconda classificata in regular season.
Abbiamo rivolto le stesse domande al giocatore allenatore del Milano, Riki Tessari, e ad Alessio Crivellari, colonna portante del Monleale.
Come pensate di affrontare l’avversario?
T – “Come sempre e con tutti gli avversari, con rispetto ma senza paura. In più dovremmo dimenticarci di quello che è stata la stagione fino ad oggi e attivare dal punto di vista mentale la modalità play off”.
C – “Sicuramente saranno partite difficili, loro sono i favoriti e quindi hanno molto da perdere e non vorranno farsi scappare un’altra occasione del genere, noi siamo consapevoli che andare a Milano non è una passeggiata”.
Avete preparato qualche tattica in particolare o giocherete semplicemente al vostro meglio?
T – “Sicuramente giocando al meglio ogni partita, cambio per cambio. Per quanto riguarda la tattica, non ti offenderai se ce la teniamo per noi fino a quando scenderemo in campo”.
C – “Per quanto riguarda scelte tattiche e tecniche, preferiamo mantenere il massimo riserbo”.
Quale potrà essere il fattore decisivo in questa serie di finale?
T – “Nei play off, quasi sempre la differenza la fanno i particolari, la disciplina tattica, gli special team e i portieri. Importante sarà anche sapere gestire i momenti caldi durante la serie”.
C – “Loro hanno molti giocatori, sono tre linee forti e hanno giocatori con grande esperienza che in ogni momento possono fare la differenza anche grazie ai rinforzi del ghiaccio. Noi siamo meno giocatori e tutti giovani e per la prima volta tutti quanti ci giochiamo una finale nella massima serie ma questo non deve essere una scusante ma anzi un motivo in più per dare il massimo e vincere”.
Vi aspettavate di vincere le semifinali in sole 3 gare?
T – “Ce lo eravamo posti come obiettivo, pur sapendo che Cittadella avrebbe venduto cara la pelle. E’ stata una bella serie che ci ha anche dato delle utili indicazioni in vista della finale”.
C – “Non pensavamo di vincere in tre gare la semifinale vista com’era finita gara 1. In gara 2 probabilmente hanno sbagliato loro e noi bravi ad approfittarne; gara 3 è stata una bolgia”.
Quanto sarà determinante il fattore casa?
T – “Sarà molto importante, da noi possiamo esprimere tutta la nostra potenzialità basata su tecnica e velocità. A Monleale la pista è più insidiosa oltre che avere dimensioni ridotte rispetto alla nostra. Di conseguenza dovremmo adattare il nostro gioco a quelle condizioni”.
C – “Il fattore campo è importante ma se si vuole vincere il campionato non basta pensare solo a quello”.