Attacco frontale da parte del presidente di LNH a FIHP e al responsabile del settore tecnico. Vista la gravità delle affermazioni, e nella piena volontà di dare massima voce a tutti, pubblichiamo la lettera ufficiale che è stata recapitata ad alcune società (non tutte) in maniera integrale.
Buona lettura.
Arona, 10 agosto 2016
Ill.mi Presidenti Società Hockey in Linea Loro Sedi
Con la ufficializzazione delle iscritte ai campionati da parte di FIHP (CU 05) si è concretizzato quanto da tempo la Lega Nazionale Hockey andava discutendo ovvero il rischio di andare incontro ad una debacle organizzativa spaventosa con il tipo di organizzazione che si proponeva e che aveva visto la sua nascita nella stagione appena trascorsa. La impossibilità di fare un campionato di serie A a 14 squadre è evidente e sotto gli occhi di tutti e soprattutto distrugge la intera attività agonistica, visto che si dovrà fare un campionato di serie A a 12 squadre cioè quello individuato a regime per la stagione 17‐18. Sottolineo immediatamente che le Norme Attività sono state rese pubbliche con delibera di urgenza del Presidente Federale n.59 del 12 luglio 2016, non ancora ratificate dal Consiglio Federale FIHP e oggi senza alcuna delibera d’urgenza del Presidente Federale si cambiano e fatto ancor più grave non per decisione consensuale di una assemblea dei Presidenti di società ma per decisione di una sola persona, il responsabile del Settore Tecnico della FIHP. Ma poiché al peggio non c’è mai fine il disastro si completa con la defezione in serie B dove una folle gestione ha previsto il ripescaggio verso la serie A ( e voglia iddio che si tratta di casualità e non di altro che poco ha a che fare con lo sport), rendendo ulteriormente monca la serie B posto che la società Civitavecchia sarà ripescata in serie A e non voglio commentare oltre questo fatto, ma che ha costretto a riaprire i termini di iscrizione al campionato di serie B, significando quindi che non si è raggiunto neppure il numero minimo previsto dalle Norme Attività per dar vita a un campionato Italiano ma fatto ancor più grave si ripete nuovamente una violazione alle Norme Attività appena pubblicate il 12 luglio con delibera d’urgenza del Presidente Federale n. 59 non ratificata dal Consiglio Federale e si cambiano le regole, eliminando l’uso del portiere di riserva, il tutto e sempre deciso da una unica persona il responsabile del Settore Tecnico Federale , senza né l’avallo né il consenso di una assemblea dei Presidenti di società che si esprimesse su questo argomento, ma anzi con decisioni autoritarie in direzione di favori a questa o quella società per indurle alla iscrizione. Se questo è un modo serio e corretto di lavorare giudicatelo voi, ma sorprende l’appoggio incondizionato a questo modo dittatoriale di gestire l’attività da parte della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, sorprende e stupisce la leggerezza con cui si cambiano le regole federali questione difficile e sempre sbandierata nei confronti della Lega Nazionale Hockey come un atto che impedisce di cambiare quanto già deciso e approvato da FIHP, per mesi questa litania ci è stata propinata come ineluttabile e invece oggi i fatti dimostrano assolutamente il contrario cambiare si può si poteva, certo non si voleva. Ora è chiaro che il progetto del Settore Tecnico Hockey della FIHP in due anni ha portato a un grande risultato far scomparire due categorie: la serie A2 e la serie B se le operazioni di piccolo cabotaggio del timoniere del Settore Tecnico Federale non produrranno i risultati sperati, ovvero se la questua casa per casa che si stà facendo con le società di hockey in linea non darà risultati. A tutto questo fin da marzo 2016 la Lega Nazionale Hockey aveva chiesto di intervenire prevedendo lo sfascio a cui si rischiava di andare incontro facendo una serie di proposte di mantenimento dei campionati in essere proprio per evitare il dissanguamento dietro l’angolo. (vedi allegato 1) Il ST di FIHP non ha voluto prendere in considerazione le proposte e la stessa FIHP alla nostra richiesta del 26 luglio ultimo scorso (vedi allegato) di convocare una assemblea di tutti i Presidenti dei club di Hockey in Linea per decidere insieme il futuro non ha voluto rispondere difendendo oltre ogni logica il proprio Settore Tecnico. Ora il disastro è chiaro e sotto gli occhi di tutti, cosi è distrutta la disciplina sportiva, ma poiché non siamo insensibili a questo disastro e poiché vogliamo bene a questa disciplina e vogliamo che fiorisca e prosperi negli anni ci rendiamo disponibili immediatamente a sederci intorno a un tavolo per vedere il possibile da farsi in aiuto alla disciplina, ma sia chiaro fin da ora che la Lega Nazionale Hockey vuole che siano i PRESIDENTI delle società i Legali Rappresentanti che riuniti in assemblea decidano insieme a FIHP e Lega Nazionale Hockey il loro futuro, non siamo disponibili ad altro visto che i programmi “ approvati dalla stragrande maggioranza delle società” non rispondono al vero e la prova è nei fatti.
FIRMATO
Il presidente
Raoul Frugoni
lettera a società hlinea 10 agosto 2016