Martina Gavazzi compie…pochi anni. Per il suo compleanno Hockeyinlineitalia ha intervistato il coach, uno dei pionieri di questa disciplina e da tanti anni impegnata nel far crescere il nostro sport.
Alla sua seconda stagione con Civitavecchia, sabato ha esordito in serie A come allenatore con i giovani Snipers. Di fronte un avversario di ben altro livello, il Milano Quanta, ma tante indicazioni positive sono comunque arrivate.
Lo scorso anno ha guidato le squadre del Civitavecchia ad una promozione in serie A, al secondo posto nazionale femminile, quarto posto under 16 e quinto under 14.
Sabato è stata la sua prima panchina in serie A. Che emozioni si provano?
“La stessa emozione che si prova da giocatore: agitazione e voglia di fare il meglio possibile perchè i ragazzi meritano il meglio. Il ritmo è alto e bisogna decidere e giudicare in fretta, anche l’allenatore ha bisogno di adeguare il suo ritmo alla massima serie, non solo i giocatori”.
Come giudica l’esordio degli Snipers?
“Esordio estremamente positivo, e nonostante la squadra conoscesse la caratura degli avversari ha giocato senza paura a viso aperto. Spero che ora tutti i ragazzi si siano resi conto di avere i numeri per giocare al massimo livello”.
Come è stata la prestazione della sua squadra?
“La squadra ha dimostrato velocità, un buon gioco e cinismo sugli errori difensivi avversari. Il parziale del primo tempo mi fa ben sperare per il futuro. Ovviamente si deve lavorare sulla minimizzazione degli errori e sulla lucidità decisionale”.
Cosa si aspetta dal campionato?
“Mi aspetto la salvezza ovviamente, ma più di tutto che questo giovanissimo gruppo maturi insieme, cresca e si diverta a giocare, perchè vederli giocare è un piacere, ma vederglielo fare col massimo impegno e col sorriso lo è ancora di più”.
Civitavecchia ha tanti giovani. Come vede il futuro della squadra?
“Il futuro è senz’altro roseo: la prima squadra è giovanissima, ha margini di crescita ampi e dietro di loro scalpita un vivaio ricco. Ci sono under che possono diventare altrettanto forti e che faranno da ricambio generazionale a chi si pensionerà, non tanto presto peró”.
Sabato subito una sfida molto importante.
“Penso che l’esordio col Milano, nonostante il sonoro 15-3, non ci abbia minimamente demoralizzato ma anzi dato la giusta carica e convinzione per affrontare la sfida di sabato”.