Partite tirate, match combattuti e grandi emozioni nel quarto turno di Coppa Italia di hockey in line. Passano le favorite ma senza affatto passeggiare sulle rivali.
Prevista per domani (ore 14.45) l’estrazione del prossimo turno.
Hockeyinlineitalia ha raccolto i commenti dei protagonisti:
Real Torino – Lepis Piacenza 2-1 (1-0)
Piacenza chiuso in difesa facendo quadrato intorno ad Aprile, Torino che non sfonda. Questo il leit motive della partita, portata comunque a casa dai piemontesi con i gol di Ottino e Meirone.
Coach Zurek (Torino): “Se la strategia dei piacentini era essere chiusi intorno alla loro porta, allora hanno fatto un bel lavoro. Noi abbiamo tenuto in continuazione il disco ma volte tiravamo senza ragionare. In questo modo potrei riassumere la partita. Quando gli avversari giocano in questo modo bisogna inventarsi qualcosa, far muovere la difesa e improvvisare al momento per superarli, invece purtroppo in questo i miei ragazzi ieri non sono stati brillanti. Non abbiamo rischiato molto ma a volte è meglio non pensare e darsi da fare”.
Michael Aprile (Piacenza): “Abbiamo disputato una buona partita, siamo riusciti a tener testa ad un ottimo Torino su di un campo non facile. Nonostate la sconfitta subita in campionato sabato scorso non ci siamo demoralizzati e abbiamo dimostrato (prima di tutto a noi stessi) di poter disputare un buon campionato”.
Ferrara Hockey – Cittadella 5-4 (2-1)
La partita, almeno guardando ai precedenti del giudice sportivo, molto probabilmente sarà ripetuta. L’americano O’Shaughnessy ha infatti subito 3 penalità minori ma nessuno, nè arbitri nè cronometristi, nè giocatori/allenatori, se ne sono avveduti e non sono scattati gli automatici 10′ di penalità per cattiva condotta. Applicando il regolamento, è un lampante caso di “errore tecnico” per il quale la partita va ripetuta.
Il match aveva visto un Ferrara sempre avanti, con un Cittadella abile a restare in partita fino alla fine.
Michele Gadioli (Ferrara): “È stata una partita tutt’altro che scontata. Il Cittadella l’ha messa sul piano del pattinaggio e ci ha dato del filo da torcere. Questa volta ci è andata bene ma siamo ancora troppo indisciplinati e come anticipato prima della partita ci complichiamo la vita da soli. L importante era passare il turno e così abbiamo fatto anche se abbiamo trovato sulla nostra strada un Belloni “sul pezzo” (complimenti). Ora pensiamo a Torino che sarà un’altra battaglia”.
Marcos Campos (Cittadella): “Ferrara sin da subito ha imposto un alto ritmo al gioco a cui siamo riusciti a tenere testa, nonostante il difficile fondo del campo. Abbiamo studiato l’amichevole giocata con loro per prepararci alla partita e visto l’equilibrio dello scontro è certamente stato utile per aggiustare il tiro. Dispiace salutare la coppa, ma il risultato non ci spaventa, la squadra è unita e sta facendo grandi passi avanti rispetto allo scorso anno. Ora si torna a lavorare per il prossimo match”.
Edera Trieste – Ghosts Padova 4-7 (1-2)
I giovani/veterani dell’Edera Trieste confermano di essere squadra in cantiere ma decisamente ben attrezzata per mettere in difficoltà chiunque. Padova va avanti, subisce una quasi rimonta e mette al sicuro l’incontro solo nel finale. Partita a tratti molto nervosa, hat trick per Matteo Francon (classe 2001).
Federico Sindici (Trieste): “Siamo scesi in campo con l’intenzione di giocare una partita alla pari con il Padova nonostante la consapevolezza della loro maggior esperienza e intesa, difatti questa partita ci è servita molto per rafforzare l’intesa tra noi visti pochi allenamenti effettuati con la squadra al completo dall’inizio della stagione. Abbiamo studiato un po’ il modo di giocare del Padova con il coach scegliendo poi di schierare due linee che riuscissero ad arginare bene il forte pressing del Padova. La partita è stata molto equilibrata nel primo tempo dove abbiamo costruito gioco e creato buone occasioni, mentre nel secondo tempo siamo calati un po’ fisicamente e commettendo qualche fallo di troppo abbiamo concesso più occasioni al Padova che ha ben sfruttato mettendo al sicuro il risultato. Siamo comunque riusciti a non sfigurare davanti a una formazione sicuramente più attrezzata, grazie alla grande prestazione del nostro portiere e di tutti i giocatori di movimento, forse l’unica cosa che ci possiamo recriminare un po’ è il fatto di aver tirato poco nello specchio della porta avversaria durante il secondo tempo”.
Matteo Rossetto (Padova): “Partita aperta e molto tesa, sapevamo di non poter sottovalutare l’Edera, soprattutto a casa loro. Per lunghi tratti gestivamo noi la partita e loro puntavano sulle ripartenze, ma, complici i troppi errori nostri e la loro “esperienza”, il risultato è rimasto aperto fino alla fine. Comunque era una partita alla nostra portata e l’importante era vincere, ora testa al campionato e continuiamo a lavorare”.
Asiago Newts – Monleale Sportleale 5-6 (3-2)
Gli Asiago Newts dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, che la loro categoria non è affatto la serie C. Contro il Monleale sono sempre avanti nel punteggio e solo un Zagni in giornata di grazia (5 reti per lui) porta la vittoria agli orange. Menzione d’onore di merito all’Asiago che, seppur con la pista allagata, è riuscito in un batter d’occhio a far tornare il campo agibile e disputare l’incontro.
Federico Meme Spiller (Asiago Newts): “È stato un fine settimana difficoltoso per noi. Con la pista allagata e smontata il venerdì. La corsa contro il tempo per rendere il campo nuovamente praticabile e la partita il sabato. Una partita giocata con la serenità di chi sa di avere delle ottime carte in mano, niente da perdere e, soprattutto, non deve dimostrare niente a nessuno. Ne usciamo con un dente rotto, una costola incrinata e la sconfitta in una partita aperta fino all’ultimo. A fine partita, nello spogliatoio, a prevalere non è stato il rammarico, la delusione per la partita persa. A prevalere è stato l’orgoglio di aver fatto un gran partita, di essere una gran squadra e la consapevolezza di aver dato tutto il nostro cuore facendo vedere, a chi non lo avesse ancora saputo, di che pasta siamo fatti”.
Christopher Zagni (Monleale): “Sapevo che non sarebbe stata facile, anche se con qualche anno in più dall’altra parte c’erano giocatori che hanno giocato tanto tempo a livello alto e con tanta esperienza sapevano come stare in campo e sono stati bravi sui rimbalzi cosa che invece noi non abbiamo ancora imparato a sfruttare. Noi siamo stati bravi a non mollare e sfruttare le occasioni concesse dagli avversari ma dobbiamo ancora migliorare tanto se vogliamo dire la nostra in campionato. I giovani devono cominciare a prendersi un po’ più di responsabilità e dimostrare, credo, che il talento e le capacità ci sono per far bene ma dobbiamo cominciare a farle vedere”.