Un ritorno da vincente: questo è stato per Cristian Rela, tornato alla guida di un club, precisamente il Verona, dopo un anno sabbatico alla guida solamente delle giovanili di Asiago.
Il ct della Nazionale (in A1 ex Asiago, ex Edera Trieste, ex Ghosts Padova) ha fatto un ritorno con il botto rifilando un clamoroso 5-0 con il suo Verona al Milano, imbattuto ormai da tempo immemore nel campionato italiano. Il tecnico ci ha parlato del suo rientro.
Come mai questa decisione?
“Già in estate ero stato molto vicino al Verona ma poi le nostre strade non si erano congiunte. Dopo il cambio di allenatore sono stato ricontattato ed entrambi ci siamo venuti incontro, facendo qualche sacrificio”.
Cosa si prova a tornare alla guida di un club?
“Non solo i giocatore per dare il proprio meglio al Mondiale devono essere ben allenati durante l’anno, ciò vale anche per gli allenatori. La scorsa stagione mi sono tenuto in forma con i Vipers under 18 e 20, quest’anno ho ricevuto la chiamata del Verona anche se non è mai facile subentrare in corsa. A Verona c’è comunque un ottimo gruppo di giocatori ed una dirigenza seria, gli ingredienti giusti per fare bene”.
Lo scudetto è un obiettivo possibile?
“In Italia c’è una super favorita (chiaro il riferimento al Milano, ndr) e subito dietro Cittadella e Verona. Attenzione però anche alle altre perchè mai come quest’anno regna l’equilibrio e se si entra in campo disattenti la sconfitta è dietro l’angolo contro chiunque. Il nostro obiettivo è quello di dare il 100% e scendere in campo sempre per vincere, poi quel che verrà verrà. Va anche considerato che in rosa abbiamo 5-6 giocatori con esperienza da grandi partite, non è mai facile scendere in campo nei momenti caldi delle gare che decidono una stagione”.
Contro Milano avete compiuto una vera e propria impresa. Come è stato possibile?
“Noi abbiamo giocato ordinati, concentrati ed abbiamo fatto il nostro meglio, loro probabilmente non sono incappati nella migliore giornata. E’ stata una vittoria meritata che probabilmente avrebbe potuto finire anche con più scarto. Non è però una partita che fa la storia; ai play off si farà sul serio e lì ogni errore potrà essere fatale”.
Cosa le ha chiesto la società?
“Di far crescere tutto il gruppo con un occhio di riguardo ai ragazzi di Verona. Devo dire che li ho trovati molto ben impostanti tecnicamente e con grande disciplina mentre c’è da rivedere qualcosa dal profilo tattico e fisico. La voglia di lavorare però c’è e quindi sono ottimista sulle capacità di crescita del gruppo tutto”.