In tanti avevano già storto il naso all’inizio di questa vicenda: una squadra slovena che partecipa al campionato italiano.
Già in passato ciò era stato provato, una volta con successo ed una volta meno, e ci si era dovuti districare di fronte ad una situazione insolita che prevede una burocrazia altrettanto desueta.
Se Horjul sul campo si è dimostrata squadra estremamente capace e molto corretta, tanti erano i nodi da sciogliere: l’affiliazione ad una Federazione riconosciuta da World Skate, la differente regolamentazione (vedi certificati medici agonistici, ed oggi anche Green Pass), le questioni assicurative.
Tutte questioni che sembrava logico dover risolvere prima di considerare Horjul regolarmente iscritta al campionato.
Così non è stato: si è preferito forzare la mano, accettare l’iscrizione della squadra nonostante i tantissimi punti interrogativi pendenti (e nonostante una crisi pandemica mondiale in corso) e rinviare gare a più non posso in attesa di una definizione a questi problemi, mai arrivata.
Oggi con il CU53HIL diramato dalla FISR si alza bandiera bianca: il campionato proseguirà senza la formazione slovena. Un’assenza che comunque non sarà leggera, visto che la decisione di procedere ad un campionato diviso in 2 gironi partiva proprio dalla “certezza” di avere 10 iscritte e visto che le squadre del girone B dovranno affrontare in pratica 2 turni di riposo, almeno per questa prima fase.
A 3 mesi di distanza dall’inizio del campionato elite si mette fine ad una vicenda che segna l’ennesimo capitolo sotto la voce “disorganizzazione” tutta made in FISR dove si cercano spesso scorciatoie che poi però portano ad infrangersi contro un muro.
Una figuraccia che FISR poteva facilmente evitarsi.