Un gol subito, 56 tiri parati: è il dato che probabilmente basta anche a chi non ha visto la partita per capire come ha fatto il Cittadella ad espugnare 5-1 (primo tempo 3-0) la pista di Verona in gara 5 di semifinale scudetto.
Un Facchinetti mostruoso, sorretto da una buona difesa granata, da pali e traverse e da una sostanziale imprecisione degli attaccanti scaligeri sotto porta: queste le chiavi della partita.
Il Cittadella, sotto 2-0 nella serie e con 2 gare fuori casa da giocare, riesce nell’impresa, espugna due volte il campo di Verona, vince in casa e vola in finale. E calcolando che prima di gara 3 i granata erano stati sconfitti 7 volte su 7 nella stagione 2015-16 dal Cus Verona, parlare di impresa è dire poco.
LA PARTITA
Parte forte il Cus Verona con pressing alto e un Cittadella che appare bloccato ed in difficoltà: nei primi minuti si gioca a una porta sola ed i padroni di casa mancano più volte la rete del vantaggio, dando l’impressione di controllare agevolmente l’incontro. A sbloccare la gara però, un po’ a sorpresa, è il Cittadella che con Virzì (al 9′) in powerplay penetra dal lato e infila sotto il sette Antinori: 1-0. Il Verona accusa il colpo e perde in sicurezza e poco dopo (al 13′) incassa anche il 2-0 (rete di Olivero). I gialloblu rimangono spaesati, continuano a pressare forte ma gli ospiti a questo punto hanno la forza dell’entusiasmo dalla loro e quando al 21′ Chelodi sigla dopo una discesa personale il 3-0, sembra subito chiaro che per Verona sarà assai difficile ribaltare l’incontro.
Nella ripresa, ancora Chelodi, porta gli ospiti su un clamoroso 4-0 (29′): l’attaccante in powerplay è lesto su rebound ad insaccare un incolpevole Antinori.
Il Verona si getta tutto all’attacco ma Facchinetti sembra davvero insuperabile: solo in 4 vs 2 e solo su rimbalzo Ciresa (migliore in campo per Verona) riesce al 35′ a segnargli (4-1). Da qui in poi una lunga serie di powerplay per gli scaligeri che pur cambiando special team non riescono a sfondare: da una parte Facchinetti è davvero super e la difesa ordinata, dall’altra il Verona mette in mostra un powerplay sterile e poco mobile, incastrato dalla difesa dei granata.
Nel finale, con il Verona che toglie il portiere per cercare di accorciare le distanze in 5 vs 3, Chelodi completa il suo hat trick e manda la truppa di coach Pierobon per la prima volta in finale.
Il Cittadella esulta per la prima, incredibile, finale della sua storia. Il Verona si mangia le mani per aver sciupato tre match ball per la seconda finale scudetto consecutiva.