Il Milano conduce la finale scudetto per 2-0 contro Vicenza. Sembra un dejavù di quanto accaduto lo scorso anno, quando i Diavoli poi però furono capaci di un’incredibile rimonta e di sovvertire l’inerzia della serie, aggiudicandosi il tricolore per 3-2.
Dopo la rocambolesca gara 1, in gara 2 non c’è storia: i ragazzi di capitan Banchero iniziano meglio la gara, si portano sul 3-0 a metà primo tempo grazie ad un inizio sprint e poi gestiscono con tranquillità il vantaggio accumulato, anzi, ampliandolo fino al 5-0. Vicenza, scosso dal difficile avvio, non riesce a trovare il modo per mettere in difficoltà un Milano padrone del proprio campo. Domani a Vicenza la gara 3 che può già decidere lo scudetto.

Martin Fiala (Milano): “Abbiamo studiato a fondo Gara 1 dove abbiamo commesso alcuni errori. L’intenzione era di entrare in pista con un altro atteggiamento, con molta più concentrazione ed è stato così. Ora testa a sabato ben sapendo che è tutto ancora in gioco: per i miei compagni che c’erano, quello che è successo l’anno scorso è un ricordo che brucia ancora. Massima concentrazione, il lavoro non è finito”.
Matteo Francon (Vicenza): “Abbiamo giocato sottotono. Abbiamo preso un gol e poi un altro praticamente di seguito, abbiamo iniziato a calare il ritmo e siamo andati un po’ in palla. E così è continuato poi il declino. Abbiamo cercato di dare una svolta nel secondo tempo, ma senza alcun risultato. Bisogna impegnarsi di più e dare tutto. Se guardiamo quello che ha fatto il Milano bisogna impegnarsi di più, sacrificarsi su ogni disco, ogni azione, come loro, cercare di bloccare i tiri, prendere gli uomini degli altri, quindi cercare di metterci l’anima”.
