Nel nostro piccolo sport può capitare che appartenenti alla stessa famiglia si incontrino spesso sui campi, a volte come compagni di squadra, a volte come avversari. Il caso è ancora più particolare nel caso di Luca e Andrea Montanari: fratelli gemelli e fra i giocatori più “storici” di questo sport, sempre in pista fin dai tempi dei pionieri.
Sabato, i Montanari si sono di nuovo affrontati da avversari: Andrea con la maglia del Cus Verona, Luca con la maglia del Monleale Sportleale.
Hockeyinlineitalia ha realizzato un’intervista doppia, a due giocatori che non saranno fra i migliori del paese come capacità ma che di sicuro lo sono per passione e amore della disciplina.
Andrea: “Nel corso degli anni è successo altre volte ma è sempre bello. E’ mio fratello e ovviamente non è una persona come un’altra però in quel momento mio fratello è semplicemente un avversario. Un bravo giocatore che rispetto molto”.
Luca: “Giocare contro è sicuramente una sensazione particolare ma personalmente ci penso prima e dopo la partita. È chiaro che giocare insieme è molto divertente perchè abbiamo un’intesa speciale, dovuta al fatto di essere cresciuti nello stesso ambiente sportivo e avendo giocato tutte le giovanili insieme su ghiaccio ma poi ad in line abbiamo fatto esperienze completamente diverse (tranne poche stagioni a Torino e una ad Arezzo), che ci han portato ad essere giocatori dallo stile molto diverso”.
Se c’è da “caricare duro” per esigenze di gioco, hai remore a farlo contro tuo fratello?
Andrea: “Nemmeno un po’. Come dicevo in quel momento è un avversario come un altro quindi può capitare. E se succede funziona come per chiunque altro: a fine partita ci si stringe la mano e finisce lì”.
Luca: “Il nostro legame non influisce minimamente sui comportamenti durante la partita. Anzi, è molto più facile che litighiamo se giochiamo in squadra insieme”.
Sono tanti anni che calcate le piste di hockey in line. Quali sono state le vostre maggiori soddisfazioni o delusioni?
Andrea: “Penso di essere stato un giocatore molto fortunato, ho giocato in posti splendidi e in ogni squadra ho incontrato persone meravigliose dalle quali ho imparato molto. Ho amici veri in giro per l’Italia ed è una grande fortuna”.
Luca: “Le soddisfazioni sono tantissime! La prima fra tutte è aver conosciuto un sacco di gente fantastica. Ormai conosciamo quasi tutti in questo ambiente e spero di aver lasciato un buon ricordo in qualsiasi posto io sia andato a giocare. Poi ci sono quelle sportive. L’esperienza in Francia ma anche le tantissime partite in serie A. La soddisfazione (e il privilegio) di poter giocare ancora a questo livello e provare a dare un contributo alla squadra in cui gioco. Le delusioni in realtà non sono tante”.
Tornando indietro nel tempo, quale è il sogno che avreste voluto realizzare ed invece non siete riusciti a farlo?
Andrea: “Ci sono obiettivi che fino a quando sarò un giocatore non smetterò di voler raggiungere. Sarebbe stato bellissimo vincere qualcosa di importante ad Arezzo, purtroppo non è stato possibile proseguire quell’avventura”.
Luca: “Non aver mai fatto neanche un allenamento in nazionale ma non è un dramma. So che ci sono tantissimi giocatori molto più talentuosi di me”.
Cosa vi sentite di dire alle nuove generazioni che si affacciano nel mondo dell’hockey in line?
Andrea: “Le uniche cose che mi sentirei di dire e di impegnarsi sempre, di lavorare con umiltà perché si può imparare da chiunque. Di essere sempre positivi e di divertirsi. Questa è una grande famiglia ed è uno sport bellissimo”.
Luca: “Alle nuove generazioni posso dire di divertirsi. Fate di tutto per coltivare la vostra passione: chilometri in giro per l’Italia e sacrifici saranno ripagati. Rispettate questo sport facendolo seriamente, ma non perdete di vista il fatto che è un gioco”.
Quale risultato può ottenere il vostro attuale club nella stagione 2017-18?
Andrea: “Penso sia ancora presto per parlare di un risultato finale. Noi vogliamo certamente essere tra le protagoniste. Abbiamo una buona squadra, un buon mix tra giovani e giocatori esperti e vogliamo lavorare abbastanza duro da poter dare fastidio a tutte”.
Luca: “Quest’anno, come sapete, Monleale ha perso giocatori importanti e quindi gli obiettivi sono cambiati. Sono arrivati altri giocatori e un allenatore che mancava un sacco a questo ambiente. Si punterà a far crescere i giovani, a fare delle belle partite cercando di rendere la vita difficile alle squadre più quotate e cercando punti dappertutto. Abbiamo la fortuna di avere il sostegno di un gruppo di tifosi fantastico che ci segue anche in trasferta e dirigenti seri e appassionati che non ci faranno mancare nulla per permetterci di divertirci e fare bene”.