Il movimento dell’hockey in line non sta di certo vivendo i suoi anni migliori, specie analizzando la quantità di iscritti. D’altronde sono anni che se ne parla ma il trend continua a rimanere impietosamente negativo e le squadre, invece di aumentare, diminuiscono.
Oggi accendiamo i riflettori su una situazione che possiamo definire “spiacevole”: l’under 16 della zona 2 non rispetta le regole del numero minimo di partite da fare per accedere alle fasi finali.
I (TRISTI) NUMERI DELL’UNDER 16
I numeri purtroppo sono abbastanza desolanti: in tutta Italia solamente 15 squadre, divise su 3 gironi, partecipano al campionato under 16 (le cose vanno leggermente meglio in under 14 dove ci sono 23 squadre divise in 4 gironi).
La zona 1, Piemonte e Lombardia, ha visto iscritte solo 2 squadre: Monleale e Rucellai. La zona 2 (Veneto), una volta punto di forza del movimento italiano, è scesa a solamente 4 iscritte (Asiago, Padova, Legnaro, Montorio) ed ha inglobato la zona 1.
La zona 3 (Emilia Romagna e Marche) è forse l’unica il cui trend è incoraggiante e positivo (le 5 iscritte sono Modena, Bomporto, San Benedetto, Ferrara e Parma); la zona 5 (dal Lazio in giù) ha 2 laziali (Civitavecchia e Castelli Romani), 1 pugliese (Bari) e una new entry dal Molise (Campomarino).
Buio totale dalla zona 4 (la fu florida Toscana e Liguria) e zona 6 (Friuli Venezia Giulia): 0 iscritte.
COSA DICE IL REGOLAMENTO
Da anni, con il nobile e a nostro avviso sacrosanto intento di evitare regular season dall’imbarazzante numero di gare (in passato si chiudevano fasi regolari anche con 4 partite in un’intera stagione) esiste una regola che obbliga le squadre giovanili a fare un minimo di gare nella zona per accedere alle fasi finali.
Nel caso le squadre partecipanti siano 4 o 5 la regular season dovrà essere di 12 partite. Nel caso in cui ci siano 6 iscritte, dovranno essere 15. In fondo all’articolo riportiamo l’articolo 8.3.6 delle Norme attività giovanile che disciplinano il caso.
La zona 2 però (Veneto + Piemonte/Lombardia) ha chiesto, ed ottenuto, una deroga in difetto e quindi invece delle 15 gare obbligatorie, ne faranno 10. La commissione giovanile, consultata, ha dato il proprio assenso a questa deroga in difetto. Rinunce last minute e weekend impegnati con il progetto Talento 2025 alla base di questa decisione.
LA PROTESTA
Non tutti però l’hanno presa bene. Se nella zona 3 le trasferte sono relativamente brevi, nella zona 5 la distanza fra le squadre raggiunge anche la considerevole cifra di 500 km solo andata. Ma nonostante ciò, rispettano il numero minimo di gare da disputare (12), con costi non indifferenti per le società e per i genitori dei giocatori.
Questa disparità di trattamento suona in tal caso come una vera e propria beffa: da una parte esce a novembre un calendario che prende atto della “impossibilità” a disputare il numero minimo di partite previsto (nonostante 6 mesi di tempo a disposizione), dall’altra ci sono genitori, giocatori, allenatori, società, che si accollano le spese non indifferenti di trasferte e gare pur di onorare i regolamenti usciti in estate.
Da qui la richiesta da parte delle società della zona 5 di far rispettare anche alla zona 2 gli obblighi regolamentari, essendoci ancora 4 mesi di tempo per adeguarsi (le attività zonali devono finire entro il 21 aprile 2019).
E GLI ARBITRAGGI?
Capitolo a parte meritano gli arbitraggi. Anche i fischietti, così come le squadre, sono purtroppo in calo come quantità. E nonostante il regolamento preveda espressamente l’utilizzo di arbitri ufficiali per ogni gara ufficiale, nelle partite giovanili i club sovente preferiscono utilizzare la scorciatoia del “auto-arbitraggio” che però poi porta facilmente a numerose polemiche, essendo i volontari degli appartenenti ad uno specifico club (giocatori-allenatori-dirigenti).
Una regola sulla quale ci vorrebbe, a nostro avviso, un polso molto più duro per far rispettare semplicemente ciò che è già legge: solo in caso di tangibile impossibilità a coprire tutte le gare in calendario, si dovrebbe ricorrere a questo stratagemma. Capita invece che per risparmiare qualche decina di euro ci si affidi a volontari improvvisati, con le conseguenze che abbiamo già potuto osservare vista la lunga scia di polemiche dopo il gol convalidato di Asiago – Montorio.
I REGOLAMENTI SOPRA CITATI
8.3.6 NUMERO DI PARTITE MINIME PREVISTE PER LA FASE ZONALE
Il numero complessivo minimo di partite che ogni società partecipante ai campionati della Fasi Zonali Under 12, Under 14 e Under 16 dovrà disputare nell’ambito della fase zonale, per ogni singola categoria, viene come di seguito determinato:
a) nel caso in cui le squadre partecipanti siano inferiori a 6:
– le squadre partecipanti sono 3, il numero minimo di partite è 8
– le squadre partecipanti sono 4 o 5, il numero minimo di partite è 12
b) nel caso in cui le squadre partecipanti siano comprese fra 6 e 10 è fatto obbligo disputare il campionato zonale con girone unico all’italiana:
– le squadre partecipanti sono 6 il numero minimo di partite è 15
– le squadre partecipanti sono 7 il numero minimo di partite è 12
– le squadre partecipanti sono 8 il numero minimo di partite è 14
– le squadre partecipanti sono 9 il numero minimo di partite è 16
– le squadre partecipanti sono 10 il numero minimo di partite è18
c) nel caso in cui il numero delle squadre sia superiore a 10 il campionato verrà diviso al massimo in 2 gironi. Il numero minimo degli incontri sarà legato al numero delle squadre partecipanti così come indicato nelle disposizioni di cui ai precedenti punti a) e b)
Il mancato rispetto del numero minimo degli incontri comporterà per la Zona interessata la mancata qualificazione diretta ai quarti di Finale:
– per la squadra 1° classificata (se solo la 1° classificata ha diritto alla qualifica)
– per la squadra 1° e 2° classificata (se sia la 1° classificata che la 2° classificata hanno
diritto alla qualifica)
La squadra 1° classificata che, come sopra specificato, non viene direttamente qualificata alle Finali Nazionali ma avrà diritto ad accedere agli spareggi qualora sia necessario disputare gli stessi per completare il numero previsto delle 8 squadre partecipanti alle Finali Nazionali.
Ogni variazione in eccesso al numero minimo d’incontri da disputare così come previsto dalla presente Norma può essere effettuata dai ST Regionali organizzatori solo a condizione che tutti i partecipanti diano il loro assenso.
Ogni variazione in difetto potrà essere autorizzata dal Settore Tecnico Nazionale, solo per particolari giustificati motivi e previa richiesta ufficiale inoltrata dal ST Regionale organizzatore.
6.1 DESIGNAZIONE DEGLI ARBITRI
Tutte le manifestazioni di attività agonistica federale sono dirette da arbitri designati dal competente CUG.
Ogni settimana il CUG incaricato provvede a comunicare le designazioni arbitrali e nel caso comunicasse l’impossibilità di copertura di una o più gare giovanili con arbitri ufficiali, le gare saranno dirette da persone con funzioni arbitrali delle società ospitanti identificate come di seguito ai sensi della vigente delibera del Consiglio Federale della FISR.
La stessa disposizione di cui sopra si applica nel caso di disputa di incontri/raggruppamenti a carattere zonale in cui sussistesse l’impossibilità di copertura di una o più gare giovanili con arbitri ufficiali della zona.
6.2 PERSONE CON FUNZIONI ARBITRALI
In mancanza di arbitri si potrà usufruire dell’opera degli allenatori di 1°-2°-3° livello che hanno un numero minimo obbligatorio di gare in attività giovanile da arbitrare in funzione del mantenimento della propria abilitazione. Gli elenchi di tali allenatori saranno forniti da Siri Hockey a CUG che ne avrà la gestione e il controllo sull’effettivo espletamento dell’obbligo da parte degli allenatori.