
La stagione è alle porte . Che novità ci sono nella vostra società?
“La notizia più bella è che riusciremo a fare attività anche nel 2014-2015 ed è il quarantasettesimo anno! I ragazzi hanno deciso di autotassarsi e grazie anche a qualche piccolo aiuto esterno affronteremo la serie A2.
Avremo per contro problemi ad iscriverci all’under 20 elite per le defezioni di 2 atleti per motivi di studio all’estero e per l’esiguità quindi del roster a disposizione dell’allenatore Ernesto Bricco.
Abbiamo invece iscritto un under 12 e un under 10 , grazie al lavoro che Enrica Battaglia, Debora Montanari e Sissi Carignano svolgono in modo encomiabile a Torre Pellice. A Torino riproveremo a contattare le scuole per ricostituire il vivaio, che è sempre stato negli anni la nostra forza.
Abbiamo iscritto anche la squadra femminile, già 8 volte campione d’Italia, sperando che si svolga il campionato e che l’attenzione a questo piccolo movimento sia più efficace coinvolgendo anche le poche società che si dedicano anche alle ragazze”.
Quali sono gli obiettivi stagionali?
“In A2 pensiamo di poter fare un buon campionato di media classifica , non avendo alcun obiettivo di promozione in A1 , dove abbiamo militato per tanti anni. Speriamo soprattutto che i 3-4 giovani Under 18 ,poco utilizzati l’anno scorso, possano inserirsi a tempo pieno e quindi diventare punti fermi della formazione anche per gli anni futuri.
Per l’Under 20, se riusciremo a farla, e per l’Under 12 l’unico obiettivo è quello di migliorare, sotto la guida esperta ed appassionata di Ernesto Bricco”.
Quali le novità in formazione?
“Nella formazione della Serie A2 , sono rientrati dai prestiti Riccardo Corio, Simone Griotto e Marcello Famà che daranno un validissimo contributo .
Abbiamo di nuovo prestato al Milano il portiere Mattia Mai che per motivi di lavoro non può staccarsi da Milano .
Strada facendo può darsi che qualche atleta torinese, già nostro tesserato in passato e che per ora fa solo hockey ghiaccio in Serie C , decida di ritornare a fare anche l’hockey in line con noi.
Il mese di settembre potrebbe chiarire alcune situazioni che per ora sono in “stallo”.
Abbiamo avuto anche qualche proposta da parte di validi giocatori “esterni” : Il fatto ci ha lusingato per la stima e considerazione verso la nostra Società, ma noi non siamo purtroppo in grado di riconoscere rimborsi spese o gettoni di presenza anche se molto contenuti”.
Cosa pensate dell’attuale momento globale dell’HIL e cosa si può fare per migliorarsi?
“Il momento è il peggiore dalla nascita del movimento, che denuncia una continua regressione che l’ha portato ad una situazione di “pura sopravvivenza”. L’HIL è ormai circoscritto a 20-25 società , una realtà troppo modesta e ridotta quantitativamente, anche se molto tenace e quasi indistruttibile. Cionostante si legge con piacere che alcune realtà riescono a trovare aiuti di sponsor e possono allestire formazioni competitive .
“Il momento è il peggiore dalla nascita del movimento, che denuncia una continua regressione che l’ha portato ad una situazione di “pura sopravvivenza”. L’HIL è ormai circoscritto a 20-25 società , una realtà troppo modesta e ridotta quantitativamente, anche se molto tenace e quasi indistruttibile. Cionostante si legge con piacere che alcune realtà riescono a trovare aiuti di sponsor e possono allestire formazioni competitive .
Le diatribe, le risse, le infinite e sterili discussioni su aspetti organizzativi e burocratici che dovrebbero essere scontati, una Lega, due Leghe, gli incarichi a termine in attesa di chissà che cosa, distolgono gli Enti preposti all’organizzazione dell’HIL dai veri problemi che le Società vivono quotidianamente: gli impianti, il reclutamento, gli allenatori, gli arbitri, le quote sociali, ecc. E’ certo che nessun Ente può sostituirsi alle Società che hanno un loro specifico ruolo non delegabile, ma è anche legittimo che le Società richiedano chiarezza, serietà, correttezza, efficienza a chi è preposto ad organizzare, guidare, migliorare costantemente il piccolo movimento dell’HIL, abbandonando da subito il percorso ora imboccato della deleteria conflittualità permanente”.
Ha altro da aggiungere?
“Plaudiamo comunque a tutte le Società di serie A1 che hanno onorato l’impegno di partecipare al prossimo campionato. Ci auguriamo che le aventi diritto possano competere onorevolmente anche a livello internazionale.
Per quanto riguarda la serie A2 e la serie B, riteniamo che si debba ripensare l’organizzazione dei campionati, magari unificandoli e creando dei gironi con criteri geografici che aiutino le Società a superare il momento di crisi. Verrebbe un pò meno forse il criterio meritocratico, ma si salverebbero alcune realtà che oggi non possono affrontare campionati con trasferte costosissime. Constatare che da 2-3 anni non si riesce ad allestire una A2, nemmeno nel numero minimo di 8 squadre, in base ai meriti sportivi acquisiti sul campo, è un sintomo talmente evidente del malessere generale da richiedere un’ampia discussione con tutte le Società .
Auspichiamo che il movimento femminile, nel quale siamo coinvolti con circa 20 ragazze, abbia le attenzioni che merita: si chiede che venga svolto il campionato, che è indispensabile per gratificare le ragazze e l’evento più mirato per svolgere una selezione nazionale in base all’effettivo valore delle atlete .
Si chiede a chi è preposto dalla FIHP che ci si attivi per far rinascere squadre scomparse , che si continuino a fare gli stage localmente , Piemonte compreso in quanto fino ad oggi dimenticato, e che si chiarisca da subito quale ruolo ed obiettivo abbiano: di miglioramento tecnico? di reclutamento? di selezione per la nazionale? ecc.
Si tenga presente che nessun stage di selezione per qualsiasi nazionale delle varie discipline FIHP è mai stato a pagamento e quindi discriminante. Così come per le giovanili e la senior maschile, gli stage di selezione per la femminile non devono avere alcuna tassa di iscrizione.
Grazie per la costante ed encomiabile attenzione che rivolgete al nostro “movimento”.