Il Milano Quanta conquista la sua seconda Coppa Italia consecutiva e si conferma la squadra da battere nel panorama italiano. Il cammino dei meneghini è stato lineare, l’unica ad aver messo in difficoltà la corazzata di capitan Tessari e compagni è stata la padrona di casa Ghosts Padova, sconfitta solo all’overtime da un golden gol di Fabio Rigoni. Questi i risultati dei vari incontri, giocati al Pala Raciti di Padova in due tempi da 20′ ciascuno.
Cogliamo l’occasione per ringraziare per l’ennesima volta Marco Carron, che ci concede le sue splendide foto degli eventi arricchendo i nostri articoli.
QUARTI DI FINALE
Milano – Novi 9-0
Ghosts Padova – Molinese 5-2
Cittadella – Asiago 7-3
Monleale – Vicenza 1-0
SEMIFINALI
Milano – Padova 3-2 OT
Monleale – Cittadella 2-0
FINALE
Milano – Monleale 7-2
Riduttivo fare una cronaca di tutti gli incontri: probabilmente possiamo solo sottolineare come la nostra previsione di Milano-Padova come finale anticipata è stata azzeccata. L’incontro è stato molto equilibrato e deciso solo all’overtime. Più tattica e meno bella da vedere l’altra semifinale, quella fra Cittadella e Monleale, con Platè decisivo pochi secondi prima della rete dell1-0 del Monleale, poi raddoppiata da un clamoroso errore di Nave. In finale, un Monleale esausto ha ceduto ad un più fresco Milano, comunque anche superiore tecnicamente e tatticamente.
RIKI TESSARI (Milano)
Capitan Tessari non può che essere soddisfatto del successo: “Direi che è stata una gran bella vittoria ottenuta dal gruppo. Tre partite in 24 ore non sono proprio una passeggiata, ma noi abbiamo saputo interpretarle e gestirle al meglio. A parte la prima con il Novi dove abbiamo giocato a corrente alternata, la semi finale contro Padova è stata una sorta di finale anticipata. Nel primo tempo abbiamo tenuto un ritmo alto e abbiamo meritato il vantaggio. Nel secondo abbiamo mollato un pochino di intensità e loro sono riuscito a pareggiare anche grazie ad un paio di nostre distrazioni. Poi però all’overtime abbiamo trovato il goal vittoria che ci ha portati in finale. Contro Monleale direi che abbiamo giocato per tutti i 40 minuti molto bene, non abbiamo concesso quasi nulla e abbiamo sempre avuto noi il pallino del gioco concedendoci anche il lusso di sbagliare alcune occasioni clamorose. Alla fine abbiamo vinto la coppa meritatamente dando conferma della bontà della nostra squadra e di quanto fatto fino ad ora”.
Padova sembra la maggiore rivale in chiave scudetto: “Padova e Monleale sono già due certezze in chiave play off, ma noi non dobbiamo sottovalutare nessuno. Padova forse ha qualcosa in più dei piemontesi in funzione degli innesti che arriveranno nel post season”.
Anche in Coppa Campioni si giocheranno diverse gare ravvicinate: “Questo we per noi è stato anche un buon test per capire come gestire tante partite in breve tempo. Il ritmo a livello europeo sarà probabilmente più alto, ma con un po’ di presunzione ti dico che noi abbiamo ancora margine e quindi saremo anche noi in grado di tenere quel ritmo e giocarcela fino in fondo con tutti”.
ANDREA COMENCINI (Milano)
Abbiamo intervistato anche il talento del Milano Andrea Comencini, uno dei protagonisti della formazione milanese.
“Sapendo che sarebbe stato un fine settimana duro siamo arrivati a Padova con 4 linee di giocatori più i due portieri e infatti il quarto di finale con Novi abbiamo giocato tutti cercando di risparmiarci. Hanno avuto molto spazio i 4 giovani dell’under 20 e i due portieri si sono alternati. La partita è andata come ci aspettavamo, noi a fare il gioco e Novi a difendersi. il primo tempo grazie a Gadioli che ha parato molto bene è finito due a zero ma nel secondo siamo riusciti a concretizzare al meglio le occasioni. Con Padova invece è stata tutta un’altra partita, molto bella da giocare e spero anche da vedere. Siamo partiti subito forte e abbiamo contenuto molto bene Padova e abbiamo costruito tante belle azioni. In alcune occasioni abbiamo sbagliato dei goal in altre è stato molto bravo Antinori ma il primo tempo l’abbiamo avuto sempre sotto controllo. Mattia Mai ha fatto un’ottima
partita salvandoci in più occasioni, è stato davvero molto bravo. Nel secondo invece Padova giocava in modo più aggressivo noi forse ci siamo rilassati un po’ e cercando di gestire il risultato facendo possesso disco abbiamo abbassato il ritmo di gioco e questo ha agevolato loro che avevano meno giocatori di movimento. Non hanno mollato fino alla fine e sono riusciti a pareggiare. All’overtime però abbiamo di nuovo riniziato a giocare come all’inizio e dopo un paio di occasioni siamo riusciti a segnare con un bel tiro al volo di Fabio Rigoni.
La finale invece è stata una partita molto sotto ritmo secondo me, le due squadre si vedeva che erano stanche, soprattutto Platè che veniva da due partite (Vicenza e Cittadella) entrambe molto tirate. Monleale gioca chiusa a quadrato davanti al loro portiere e questo fa si che gli avversari, anche se da lontano, arrivino molto spesso al tiro. Abbiamo capitalizzato al meglio le occasioni che abbiamo avuto, soprattutto i primi due PP e la partita da lì in poi è andata sempre meglio per noi. Abbiamo la fortuna di avere due portieri di ottimo livello e infatti Franko che aveva giocato solo il primo tempo contro Novi era riposato e le volte che Monleale è arrivata al tiro ha sempre risposto in maniera impeccabile. È stata una bella vittoria che ci dà morale per il resto della stagione. Questa formula di coppa Italia mi piace molto anche se strutturata su tre giorni anziché su due andrebbe molto molto meglio. Forse con un giorno di riposo in più la finale sarebbe andata in modo diverso ma per noi è andata bene così”.
MARCELLO PLATE’ (Monleale)
Nominato miglior portiere della manifestazione, Platè è riuscito a conquistare due shut out consecutivi, contro Vicenza e Monleale. Impresa non da poco, che però non è valsa la vittoria della competizione.
“Sono contento dei complimenti che ho ricevuto, anche perchè le due partite in cui ho subito 0 gol sono finite con un risultato strettissimo. Peccato davvero per la finale, potevamo fare decisamente di più.
Noi dobbiamo ancora crescere molto, però diciamo che partiamo da delle ottime basi. Nei quarti e nella semifinale abbiamo interpretato benissimo la partita, ossia prendere pochi rischi e evitare gli errori”.
A Platè chiediamo un commento anche sulle sue prestazioni personali: “Sono molto soddisfatto dei 2 shoot out ovviamente, mentre ho tantissimo da rimproverarmi per la finale: i primi 2 due goal entrambi evitabili hanno tagliato le gambe a tutta la squadra”.
Milano era la squadra da battere e tale si è confermata: “Sappiamo tutti che Milano è la squadra da battere ma in una partita secca non puoi mai sapere. Pensavamo di potercela fare, se parti già con la testa di un perdente tanto vale che non la giochi neanche la partita”.
Il roster corto sicuramente ha influito: “Non voglio trovare nessuna scusa ma penso che in parte abbia influito, soprattutto perchè noi abbiamo speso tantissimo nelle due gare precedenti rispetto a loro. Giocare semifinale e finale a distanza di poche ora non è semplice”.
STEFANO ANTINORI (Padova)
Il goalie del Padova, Stefano Antinori, è stato uno dei protagonisti positivi della semifinale persa di pochissimo. Lo abbiamo sentito:
“E’ stata una bellissima manifestazione organizzata in modo impeccabile da tutta la gente di Padova che ha fatto un lavoro eccellente. Dal punto di vista sportivo, abbiamo giocato molto bene secondo me entrambe le gare. Con la Molinese abbiamo gestito degli episodi favorevoli contro una squadra molto veloce e ben preparata, riuscendo a subire davvero poco solo nel finale. Contro Milano abbiamo giocato una buona partita, loro creano molto ma credo ci siamo difesi bene e abbiamo sfruttato al meglio le occasioni che ci hanno concesso. Un passo in avanti l’abbiamo fatto, certo che gli innesti ci danno una grossa mano ora che Frigo e anche Ustignani sono indisponibili. La sconfitta brucia, ma la consapevolezza di esserci avvicinati molto c’è. E quando saremo al gran completo vogliamo provare a giocarci le nostre carte fino in fondo. Complimenti a loro comunque per la meritata vittoria”.
1 Comment
sb60
4 Febbraio 2014 at 9:45Per me Comencini è stato il miglior giocatore del torneo, un giocatore “ritrovato”. Ha fatto quantità, qualità e regia. Inoltre poteva decidere la semifinale contro Padova con il secondo gol in inferiorità se non c’era la “disattenzione” milanese sul pareggio di Chelodi….