In casa Raiders Montebelluna è di questi giorni la notizia che la squadra senior dopo 10 stagioni consecutive in A2 ed un passaggio in A1 ha deciso di non iscrivere la squadra al campionato di A2 dopo che lo scorso anno era arrivata in finale play off contro il Polet Trieste, poi vincitore.
I motivi sono legati come spesso accade al fattore economico, infatti le grosse ditte che hanno sempre sostenuto la piccola società trevigiana si sono piano piano dileguate ed ora diventa insostenibile, se non sovraccaricando economicamente i ragazzi, il mantenimento della categoria che prevede alte spese di gestione.
Il presidente Sergio Dartora ha cercato fino all’ultimo di resistere ma nemmeno l’amministrazione in questo momento purtroppo ha la possibilità di dare alcun sostegno economico e quindi la società ha dovuto prendere una drastica decisione.
Il commento del presidente: “Sono molto amareggiato e deluso per la decisione presa, attualmente la società si trova ad un bivio, rischiare di iniziare un campionato di A2 con la possibilità di trovarci a metà campionato senza i soldi necessari per pagare palazzetto, servizi assistenza e trasferte per i ragazzi, ad oggi avremo bisogno di almeno 10.000 € cosa che ho provato a reperire attraverso tutte le mie conoscenze ma purtroppo non ci sono i presupposti”.
Demis Dartora invece commenta così: “Mi dispiace davvero perché in 20 anni che la mia famiglia gestisce la squadra ci sono sempre stati momenti più o meno belli a livello sportivo, ma devo dire che a livello economico la cosa è diventata insostenibile e chiedere ai ragazzi di andare oltre allo sforzo che già fanno per venire a giocare mi sembra eccessivo. Mi dispiace molto perché la squadra quest’anno ha sfiorato la promozione che, vista la geografia dell’A1, avrebbe garantito una riduzione di costi e dover rinunciare mi fa arrabbiare ma devo anche rispettare le scelte societarie dettate dal fattore economico. Io sono molto legato ai ragazzi a livello umano a volte molto più che a livello sportivo perché in fondo sono parte della mia vita quotidiana, ci sono ragazzi che sono con noi da moltissimi anni e ho condiviso migliaia di chilometri. Pippo e Bezzi sono con me da almeno 10 anni quindi mi spiace perché è un po’ come averli traditi non garantendogli quello che hanno meritato sul campo”
Sul cosa farà la società ci sono già le idee abbastanza chiare, ripartirà dalla serie B con tutti quei ragazzi che vorranno restare legati al Montebelluna ed in più farà salire gli under 20 per dargli un po’ di esperienza in più, per tutti coloro che avranno l’esigenza di cambiar squadra ci sarà la massima disponibilità ovviamente cercando di creare fin da subito una serie B strutturata per un veloce ritorno nella categoria superiore.