Il coach dei piemontesi, Alessandro Tarantola, illustra le novità e la filosofia del team. In porta gireranno Russo, Griotto e Guichardaz: come esterni arrivano Andrea Montanari, Simone Vumbaca, Enrico Botto e Riccardo Corio. Massiccio il blocco storico di Novi, con Gaviotis e Gastaldi sugli scudi
di RICCARDO VALENTINI
Il Novi Ligure è stato ripescato in tarda estate dalla serie A2 alla serie A1. Il club piemontese si affaccia per la prima volta nella sua storia nella massima serie e grande è la curiosità nel mondo dell’hockey in line per la composizione della squadra, di cui in tanti sono all’oscuro.
Hockeyinlineitalia.it ha intervistato per voi l’allenatore, Alessandro Tarantola, chiamato a guidare la squadra ad una difficile salvezza.
Ci può dare una breve descrizione di questa realtà?
“Il Novi nacque nel 1995 ed io fui uno dei fondatori. Poi per qualche anno sono stato all’HC Alessandria, prima di passare allo Sportleale Monleale con il quale sono stato 10 anni. Poi la mia strada e quella del Novi si sono ricongiunte ed ora sono alla mia seconda stagione qui. L’anno passato, da neopromossi, siamo arrivati terzi in A2 ottenendo un ripescaggio last minute. Quest’anno puntiamo alla salvezza ed alla crescita del gruppo storico”.
Avete saputo della possibilità del ripescaggio solamente all’ultimo. E’ stato difficile accettare?
“Ci abbiamo pensato molto, ma visto che in quel periodo anche l’A2 era decisamente un’incognita abbiamo deciso di optare per l’A1. L’A2 poi si è costituita in un buon campionato ma temevamo che sarebbe stata una stagione problematica a livello organizzativo. Avevamo le coperture economiche necessarie ed allora abbiamo deciso di fare uno sforzo”.
Il vostro campo di casa è adeguato all’A1?
“Abbiamo presentato al Comune diversi progetti per installare un fondo plastico, Stilmatt o Jokers Floor, ma l’artistico fa pressioni ed allora probabilmente verrà messo durante la pausa del campionato (quando si giocherà il Trofeo delle Regioni, il 2 novembre, ndr) un fondo in resina come quello di Empoli o di via Boegan a Trieste. Gli angoli invece sono già stati arrotondati: dobbiamo ringraziare gli organi preposti che ci hanno concesso una deroga anche perchè visto il periodo in cui siamo stati ripescati mancavano proprio i tempi tecnici per provvedere per la prima di campionato”.
Con quale rosa il Novi Ligure si presenta ai nastri di partenza in A1?
“Abbiamo perso Michele Gadioli, che è andato al Padova, ma in porta abbiamo tre goalie che partono dallo stesso livello: si tratta di Maurizio Russo (ex Monleale), Simone Griotto (ex Draghi Torino) e Andrè Guichardaz, lo scorso anno a lungo fermo per motivi familiari. Per quanto riguarda gli esterni invece abbiamo una macchina che viene da Milano e una che viene da Torino. Gli innesti sono Enrico Botto (1994) e Riccardo Corio (1990) dai Draghi Torino, Simone Vumbaca dal Milano 24 e, notizia dell’ultima ora, Andrea Montanari, che va a sostituire il fratello Luca approdato in Francia. A loro si aggiungono i nostri giocatori locali che anche se non
hanno un nome altisonante sono sicuro faranno bene: parlo ad esempio del capitano e presidente Daniele Gaviotis, del bomber Matteo Gastaldi e di altri come Nicolò Spallasso, Fabio Bisogno, Francesco Gambarotta, Daniele Di Dio.
Ci tengo però a sottolineare una cosa: gli innesti esterni serviranno ad alzare il livello del gruppo, non abbiamo assolutamente intenzione di perdere pezzi per strada. Non vogliamo smembrare un gruppo storico che gioca insieme da tanti anni e che è enormemente unito anche fuori dal campo”.