Hockey in line nel mondo. Gli appassionati di questo sport sanno che un nostro connazionale, il giovane Simone Vumbaca, poche settimane fa ha vinto un trofeo in Australia. Vumbaca si trovava in Australia per motivi extra hockey ma ha vissuto questa bella esperienza e grazie al gruppo Facebook “Hockeyinlineitalia chat” gli appassionati più curiosi hanno potuto assistere in diretta streaming alla gara di finale.
A inizio ottobre fa si è svolto il National Champioships, una sorta di Trofeo delle Regioni, ed hanno partecipato le rappresentanti dei seguienti stati: Queensland, South Australia, New South Wales, Tasmania e Victoria (dove ha militato Vumbaca).
Il torneo si è svolto a Moe, una cittadina nell’entroterra tra Melbourne e Sydney: la manifestazione si svolge una volta all’anno nei vari stati e si gioca per il titolo di campione d’Australia per ogni categoria (under 9, 11, 15, 17, 21, senior men, Master, Veterans e over 50 oltre a junior women e senior woman). Si gioca con regole Firs, quindi porte piccole e senza fuorigioco, su due tempi da 20′ consecutivi. Da questo torneo vengono anche scelti i futuri giocatori per le nazionali australiane junior e senior e le relative nazionili femminili che andranno a giocare i campionati del mondo FIRS e il campionato del modo IIHF.
Hockeyinlineitalia ha intervistato Simone Vumbaca:
Vincere è sempre bello. Cosa si prova a farlo fuori paese?
“Vincere il torneo è stata una soddisfazione enorme in più è stato ancora più bello in quanto ho segnato la rete del 1-1 che ha cambiato tutta la partita: eravamo in svantaggio di un goal contro South Australia fino al 10′ del secondo tempo, poi troviamo il primo goal e due minuti dopo il secondo e abbiamo chiuso la partita a nostro vantaggio. Ero l’unico italiano che ha partecipato al torneo, motivo di ulteriore soddisfazione. Ho giocato con una buona parte dei giocatori che hanno rappresentato e rappresenteranno la nazionale australiana al mondiale IIHF e FIRS quest’anno”.
Chi l’ha chiamata per partecipare con la squadra? Ha dovuto affrontare selezioni? Come si è inserito nel gruppo?
“Mi ha contattato il DS della squadra chiedendomi se a settembre sarei stato ancora in Australia (Melbourne) e di conseguenza mi detto quali erano le date delle selezioni. Sono riuscito ad essere presente solo ad una delle 3 in quanto ero in Italia per vacanza a luglio. Dopo essere riuscito a entrare a far parte della nazionale del Victoria abbiamo fatto 5 allenamenti, uno alla settimana, per la preparazione del torneo. Nel gruppo mi sono inserito molto bene, conoscevo praticamente tutti in quanto li avevo già incontrati sui campi o come compagni o come avversari”.
Quali sono le principali differenze a livello di gioco?
“Qui giocano tutto l’anno i vari tornei e campionati con le regole IIHF (fuorigioco, porte da ghiaccio e liberazione vietata che a parere mio porta uno spettacolo maggiore per chi segue da fuori la partita). Solo in questa manifestazione si gioca con regole FIRS perchè vengono anche fatte le selezioni della rappresentanza australiana ai vari mondiali.
Il livello di gioco è più basso rispetto al livello italiano, il movimento qui è molto più piccolo, non ci sono tanti campi di gioco come in Italia. Soprattutto a Melbourne sta invece prendendo molto più piede l’hockey ghiaccio, infatti l’impianto dove ho giocato a breve sarà trasformato in stadio da ghiaccio”.
Quali invece le differenze a livello di organizzazione fra Australia e Italia? Cosa potremmo imparare noi da loro, e viceversa?
“Essendo un movimento molto più piccolo cose che potremmo imparare non ne vedo molte; al contrario loro sono più che felici di giocare con giocatori stranieri per migliorarsi e confrontarsi con altre realtà”.
A breve tornerà in Italia, sponda Piacenza, per giocare in A. Cosa si aspetta?
“A fine ottobre torno in Italia e andrò a giocare col Piacenza, al primo anno in serie A. La squadra è composta da amici in quanto ho giocato molto con alcuni giocatori nei vari tornei estivi. A mio parere la squadra è di un buon livello ed ha tanta voglia di fare bene. Sinceramente sono carico per il rientro e per tornare a giocare il campionato italiano di serie A: ringrazio il Piacenza e Aldo Berardi per questa possibilità. Speriamo che gli impegni lavorativi mi permetteranno di fare tutta la stagione, sicuramente non sarà facile ma sarà molto divertente. Quello che ho imparato in Australia è giocare per divertirsi prima di tutto”.
Saluti i nostri lettori.
“Ringrazio Hockeyinlineitalia per questa intervista e per la passione che mette nel portare avanti il giornale e la pagina Facebook, cosi anche noi che siamo all’estero abbiamo la possibilità di tenerci aggiornati col mondo dell’hockey inline italiano”.