Il presidente della FISR, nonchè della World Skate, Sabatino Aracu scrive una lettera aperta ai presidenti di club di hockey in line e pista chiedendo di valorizzare l’attività femminile in ogni club.
Questa la lettera, che pubblichiamo integrale:
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Caro Presidente,
prendo spunto dalla recente iniziativa del Milan, che puntando molto sul calcio femminile ha legato al prestigioso nome di Carolina Morace la guida del team, per sottoporre alla tua attenzione l’importanza del ruolo della donna anche all’interno delle nostre discipline di squadra. Come è emerso dai lavori del 3° terzo IF Gender Equality in Leadership Forum di Losanna, ai quali ho partecipato nelle scorse settimane insieme ad oltre 30 federazioni internazionali (IF) e più di 100 partecipanti, l’uguaglianza di genere nello sport in generale e, in particolare, negli sport di squadra e quindi anche nell’Hockey, è un principio al quale credo non dobbiamo e non possiamo rinunciare. Infatti, al pari dell’inclusione e dell’integrazione, la parità di genere è ormai divenuta un’imprescindibile esigenza sociale e sportiva, per il rispetto della quale, a breve, i governi, le amministrazioni pubbliche e gli stessi Comitati olimpici italiano ed internazionale porranno nuovi obblighi e condizioni, superabili solo attraverso una politica di indirizzo attenta e preventiva da parte di tutte le federazioni, inclusa, ovviamente, la nostra. Pertanto, sulle tracce di un percorso ormai irrinunciabile, anche la federazione italiana sport rotellistici da tempo ha avviato al suo interno una politica di riconoscimento del ruolo delle donne, nel rispetto delle indicazioni e delle raccomandazioni adottate ed in fase di adozione in Italia, finalizzate a migliorare e ad ottimizzare i processi e le attività sportive. A tal fine adotteremo presto una serie di prescrizioni alle quali si chiederà anche le società di attenersi, al fine di garantire un maggiore equilibrio ed una degna rappresentanza del genere femminile anche all’interno del nostro mondo. Non è più pensabile che il circuito dell’Hockey resti ancora legato al binomio anacronistico sport-uomo, secondo uno schema autoreferenziale e non più rispondente alle esigenze sociali, sportive e culturali del nuovo millennio. Ti invito pertanto a perseguire anche nella tua società, sin da subito, obiettivi che pongano la donna e l’attività femminile al centro dei programmi attuali e delle future progettualità. Certo che comprenderai l’importanza e la lungimiranza di questo progetto, resto a disposizione per ogni tua esigenza di approfondimento in merito.
Un caro saluto
Sabatino Aracu