Non arriva la medaglia di bronzo per l’Italia senior maschile ai Mondiali di Roccaraso. Nella finale per il terzo posto ha la meglio la Spagna, vincitrice per 6-2 (1-1 il primo tempo). Per gli iberici si tratta della prima medaglia nella loro storia. Per gli azzurri continua l’astinenza dalle medaglie (ultima l’argento di Nanjing 2017).
Finalissima stravinta invece dalla Repubblica Ceca che ha strapazzato con un nettissimo 7-0 nella finale per l’oro il Canada.
LA CRONACA
L’Italia non parte con il piede giusto e al 4′ va in svantaggio a causa di uno sciagurato cambio delle linee. Un buon Laner tiene gli azzurri in partita fino al rocambolesco pari di Dal Ben in powerplay al 15′. Si va al riposo sull’1-1 e con il match in sostanziale equilibrio.
La ripresa si apre con un discusso gol degli spagnoli su rebound: gli azzurri protestano veementemente per una porta spostata. Dopo poco però arrivano anche il 3-1 ed il 4-1 ed il match sembra chiudersi: l’Italia tenterà in tutti i modi una rimonta ma la Spagna è brava a gestire il disco e non correre eccessivi rischi. Nel finale spazio anche per Facchinetti ma il tabellone finale recita 6-2.
Per l’Italia, partita con molte defezioni e con il grosso problema last minute del Covid che ha fatto fuori 3 giocatori titolari, un buon risultato e un po’ di amaro in bocca per una medaglia sfuggita per poco.
IL COMMENTO
Luca Rigoni a FISR: “Non siamo partiti con l’idea di giocarci una semifinale mondiale, abbiamo una squadra molto giovane e siamo venuti qui per fare esperienza e far crescere i giovani, però c’è rammarico perché poi quando sei in gioco ti sale la voglia e l’ambizione. Ieri fino a poco dalla fine siamo rimasti in gioco contro una super potenza come la Rep. Ceca, oggi abbiamo fatto lo stesso con una squadra che ha potuto girare a roster completo a con tutte le linee per tutto il torneo quindi più fresca di noi. E’ stato un mondiale duro ma lo sforzo dei ragazzi mi riempie il cuore e mi ripaga di tutto, hanno fatto ciò che ho chiesto e c’è solo da complimentarsi con loro.
E’ sempre una partita che decide il Mondiale: non si legge sempre da una posizione di classifica, si legge da come una squadra si comporta. Non ho assolutamente nulla da rimproverare ai ragazzi: si arriva alle partite cruciali e poi lo sport sa essere crudele. Proprio per quello che abbiamo fatto meritavamo qualcosa in più ma lo sport è questo e bisogna saper accettare il verdetto del campo”.