La Francia si è laureata per la prima volta campione del mondo nella categoria senior femminile solamente pochi giorni fa, battendo in finale la Spagna per 1-0. Un cammino netto quelle delle transalpine, vincitrici di tutte le gare disputate: 3-1 all’Argentina nei quarti di finale, 3-0 alla Colombia in semifinale e ancora tutte vittorie (e 0 gol subiti) nel round robin.
A guidare la squadra campione del mondo un italiano: Jean Baptiste Dell’Olio. Da tanti anni in Francia e a lungo coach del Rethel, il tecnico italiano può ora festeggiare un risultato storico per il suo paese d’adozione.
Hockeyinlineitalia lo ha intervistato:
La Francia vince il suo primo oro mondiale femminile, dopo l’oro mondiale maschile di Nanjing 2017. Non può essere un caso.
“Non so se sia un caso o no, posso solo dire che questo gruppo è veramente unito e che ha lavorato forte per poter affrontare al meglio questo Mondiale. Tutto ciò nonostante sono due stagioni che stiamo senza giocare (solo 2 partite fatte, quelle di Roana contro l’Italia) e facendo solo degli stages”.
Quali sono le emozioni che si provano in questo momento?
“Emozioni enormi: vengono in mente tutte le difficoltà affrontate, tutti i sacrifici fatti con il team e lo staff e quelli individuali. E poi piano piano realizzi che la tua squadra è campione del mondo. Almeno così è stato per me”.
Quale è stata la chiave della vittoria per la sua squadra?
“Sicuramente il gruppo e il lavoro svolto, durante la competizione direi il match contro gli USA dove le ragazze sono state semplicemente fantastiche (da segnalare i 5 gol di Lena Rault) e si sono caricate per le 3 partite restanti”.
C’è qualche sua giocatrice che in particolare l’ha sorpresa in positivo?
“Tutte sono state fantastiche e colgo l’occasione per ringraziarle: grazie mille, siete state eccezionali”.
Appena 1 gol subito, dall’Argentina, in tutto il torneo. La difesa è stata senz’altro la vostra arma in più.
“Abbiamo lavorato su quest’aspetto e sicuramente la difesa è stata un’arma in più. Poi i due portieri erano in sintonia e Marion Mousseaux è stata straordinaria chiudendo la saracinesca”.
Cosa prevede il suo futuro hockeystico?
“Continuare a lavorare con la nazionale francese per preparare al meglio i World Rollers Games in Argentina. Per quanto riguarda i club comincio una nuova avventura al sud di Parigi”.
Saluti i nostri lettori.
“Vorrei ancora una volta ringraziare tutte le ragazze per questo risultato storico e grandioso, ringrazio lo staff Équipe de France Eric Perraudin, Tijou Geoffroy e Bernard Seguy per avermi sempre ascoltato e per avermi accompagnato in questa bellissima avventura. Ringrazio la fisioterapista Louisianne Corbin per l’eccellente lavoro svolto.
Inoltre un grandissimo grazie a mia moglie Camille e a mia figlia Hanaé che mi hanno sempre dato la possibilità di poter svolgere questo lavoro/passione, con tanti sacrifici e lontananza. Sono proprio fortunato ad averle.
Grazie ad Hockeyinlineitalia per l’intervista. Un abbraccio e un saluto a tutti”.