Come promesso ieri nell’articolo ”Una svolta epocale, l’in line italiano necessita di una rivoluzione” diamo oggi spazio alla prima lettera che abbiamo ricevuto e la pubblichiamo integrale.
Di seguito leggete l’opinione di Pino Palumbi:
“Salve ragazzi, sono Pino Palumbi, un componente della squadra amatoriale Pescara Inline. Ho letto il vostro articolo molto interessante sulla necessità di una rivoluzione nel mondo dell’hockey inline. Concordo pienamente su tutti i punti da voi affrontati nel vostro articolo. Questo sport potrebbe davvero decollare se ci fosse la volontà da parte della federazione di fare un minimo sforzo per aiutare delle realtà come la nostra. La nostra situazione è assurda, noi ci siamo allenati negli ultimi anni nel Pattinodromo di Pescara, bellissima struttura completamente rinnovata in occasione dei giochi del Mediterraneo. Questa struttura ospita diverse gare ufficiali di pattinaggio di velocità, pattinaggio artistico, peccato che però per l’hockey inline abbiano dimenticato di mettere le balaustre! Quindi a Pescara noi pratichiamo l’hockey inline senza balaustre, in pratica quando il disco oltrepassa il rettangolo di gioco e finisce sulla pista di velocità, battiamo il fallo laterale come nel calcio! La Pescara inline è una società sportiva che ha 150 tesserati! Sinceramente ci sentiamo abbandonati dalla FIHP che non ha mai fatto nulla per risolvere questa situazione. Ora abbiamo trovato un vecchio campo di hockey all’aperto a Pineto, e quantomeno ci sono le balaustre e quest’anno ci iscriveremo al campionato Uisp. Noi ci auguriamo che parta questa rivoluzione di cui parlate nel vostro articolo, in realtà alla federazione del centro-sud Italia non interessa nulla, non ne capisco i motivi, però questa è la triste realtà. Colgo l’occasione per ringraziarvi per gli sforzi che fate per portare avanti questo sito, che è l’unico in Italia che ci da informazioni sul nostro sport!
Grazie ancora. Saluti.