Se in gara 1 non c’era stata nessuna sorpresa, in gara 2 è Asiago a regalare suspance: con un clamoroso 11-4 contro Cittadella tiene viva la serie e la trascina alla bella. Tutto come previsto dagli altri campi, anche se il Verona, cosi come all’andata, fatica fino all’ultimo per aggiudicarsi l’incontro.
Sabato gara 3, mercoledi prossimo partiranno le semifinali: in base all’esito finale di Cittadella – Asiago si sapranno gli accoppiamenti.
Ferrara Warriors – Milano Quanta 2-5 (1-4)
Rispetto alla gara d’andata è tutta un’altra storia. Milano va avanti ma non dilaga e Ferrara rimane in partita. Il match si chiude comunque in favore dei meneghini: gli estensi salutano il campionato.
Matteo Barsanti (Milano): “Partita sudata più del previsto. Buon primo tempo mentre nel secondo abbiamo perso un po di concentrazione, lasciando troppo spazio alle provocazioni a discapito del gioco. Serie comunque superata e ora testa a mercoledì prossimo dove vogliamo subito chiarire la questione semifinale”.
Marco Bellini (Ferrara): “Rimane sempre difficile commentare una partita dove in campo da una e dall’altra parte si schierano gran parte della storia della Molinese e per un certo qual modo anche dell’in line giovanile italiano.
Andando alla cronaca partita, come tante nell’ultimo periodo, questa è stata dai due volti: un primo tempo alla squadra avversaria e l’altro ai ragazzi di Ferrara, qualsiasi sia l’avversario ( in questo caso i vice campioni europei), giocando alla pari e cercando di fare meno errori possibili. Ne è venuto fuori un secondo tempo in cui Ferrara meritava (ai punti) di più (a dire il vero anche nei primi 15/17 minuti della gara giocata a Milano) ma ha trovato un “certo” Mai difficile da superare.
Certo si potrebbe dire che al Milano mancavano Banchero e Delfino (ma gli altri non sono da meno anzi…) e quindi non erano al completo ma anche al Ferrara mancavano Tartaglione e Lilli. Le squadre si sono affrontate a viso aperto, con qualche variazione tattica durante la gara e anche se la superficie del campo non è la più idonea per giocare un buon hockey (ha messo in difficoltà tutte e due le compagini) ne è venuto un ottimo spettacolo per il pubblico accorso, a dire il vero anche paziente in quanto per un incidente sull’autostrada gran parte della squadra (compreso un arbitro) hanno fatto circa due ore di fila. Lo stesso pubblico si è riscaldato per alcune decisioni/indecisioni arbitrali, ma di norma non parlo mai degli arbitri in quanto se non proponiamo continui aggiornamenti sia per loro che per i tecnici sulla questione ne vengono chiacchiere da “bar”. Anzi, dal pubblico si è sentito qualche coro come “insensibili” situazione che ha smorzato qualche attrito in campo.
Per quanto riguarda il Ferrara nell’ultimo periodo si è visto una buona crescita dei ragazzi con poca esperienza nella massima serie. Vedere, nelle ultime gare ma soprattutto in questa , la loro soddisfazione di essere stati protagonisti anch’essi (e non solo i soliti nomi) mi riempie di soddisfazione ma d’altronde fa parte del mio mestiere/filosofia di tecnico. Certo per la formazione ci vuole tempo ma ad oggi è l’unica soluzione economicamente indolore possibile per far crescere l’inline hockey. Faccio un in bocca al lupo al Milano Quanta per le semifinali”.
Asiago Vipers – Cittadella 11-4 (5-2)
I Vipers entrano in campo carichi e convinti, il Cittadella senza Vendrame e Chelodi perde molto del suo potenziale ma è decisamente in giornata no: Dal Ben prova a tenere in vita gli ospiti ma a via Cinque c’è troppo Asiago, ed un Basso in formato “decisivo”. La serie si deciderà alla bella.
Gianluca Stella (Asiago): “una partita quasi perfetta: siamo entrati in campo tutti con la voglia di portarla a gara 3. Bella gara, molto veloce, con continui capovolgimenti di fronte. Noi partiti molto bene senza tanti problemi nella fase difensiva e ripartendo bene, sfruttando gli sbagli degli avversari e portando a casa questa bella vittoria. Ora testa a sabato con tutta l’umiltà possibile e la stessa voglia di ieri sera”.
Daniele Facchinetti (Cittadella): “Una partita giocata malissimo da noi e molto ben interpretata da Asiago che ha vinto meritatamente. Ora bisogna resettare e dimenticare la brutta prestazione di ieri e lavorare in vista della partita di sabato”.
Ghosts Padova – Diavoli Vicenza 1-13 (0-8)
Padova non può schierare il goalie titolare Gadioli ed una partita già in salita, diventa impossibile. Senza storie il match del PalaRaciti: i Diavoli volano in semifinale.
Coach Marobin (Padova): “Purtroppo la partita è stata la fotocopia di gara 1. Loro ci hanno sovrastato dall’inizio alla fine e non abbiamo trovato la forza di reagire. Rimane il rammarico, oltre di essere stati eliminati, di non aver salutato il nostro pubblico degnamente”.
Luca Roffo (Vicenza): “E’ andata benissimo: poche penalità, tanti gol, hanno giocato tutti e tutti hanno avuto spazio. A loro mancava il primo portiere e questo ha influito sul risultato, ma per noi era importante vincere ed anche passare il turno senza troppe difficoltà. Siamo stati tutti in partita, concentrati. Sta sempre meglio Ustignani, rientrato sabato scorso, bene Pozzan rientrato da qualche gara e in rete questa sera, bene due nostri giovani come Frigo e Rossetto, ma sono soddisfatto di tutti e della squadra in generale. Sotlar sta meglio, riguardo al risentimento muscolare, ma ha giocato solo nel primo tempo sia per precauzione sia per lasciare spazio ad altri”.
Real Torino – Cus Verona 3-4 (0-2)
Come in gara 1 partita in bilico fino alla fine, anche se stavolta Verona è concentrato e non va sotto nel punteggio. Nonostante l’assalto finale il Real è costretto a salutare il campionato mentre il Verona abbraccia il prezioso ritorno di Frizzera, out tutta la stagione per squalifica. Un valore aggiunto per questa post season.
Andrea Tura (Torino): “Sapevamo sarebbe stata una partita molto dura e delicata allo stesso tempo, dove ci giocavamo il proseguimento dei playoff.
Primo tempo con un bel ritmo, molto veloce e molto equilibrato. Entrambe le squadre ben coperte dietro, e lo dimostrano le svariate occasioni di superiorità numerica non sfruttate da parte nostra. Dopo 25’ il risultato era di 2 a 0 a favore degli ospiti. Nel secondo tempo siamo partiti più determinati, abbiamo avuto un buon ed efficace gioco in power play, ma purtroppo un Verona sempre molto attento ha sfruttato al meglio i nostri errori per tenersi sempre in vantaggio concludendo i tempi regolamentari 4 a 3. Questa nostra prima stagione nel campionato di massimo livello ci ha permesso di crescere ed evidenziare delle nostre lacune che entro il prossimo anno alleneremo per tornare più forti. Un ringraziamento agli allenatori e a tutto il team”.
Patrik Frizzera (Verona): “Sapevamo che per loro era una partita da “dentro o fuori” per cui ci aspettavamo che ci aggredissero fin dall’inizio, come è stato. Su un campo al limite della praticabilità è difficile provare a fare qualsiasi tipo di giocata, di conseguenza il divario tecnico tra le formazioni viene a meno, così come lo spettacolo. A differenza di gara 1, dove siamo sempre stati costretti ad inseguire, riusciamo comunque ad essere noi a fare la partita e a passare in vantaggio e ad allungare ogni volta che Torino si rifaceva sotto. Qualche errore di troppo sotto porta non ci ha permesso di chiudere la partita quando potevamo ed ha permesso ai nostri avversari di essere sempre sempre lì. Nel finale tentano il tutto per tutto togliendo il portiere in una situazione che ci vedeva già in inferiorità numerica riuscendo ad accorciare, ma grazie ad una buona gestione difensiva ed alla ulteriore ottima prestazione del portiere Cavazzana riusciamo a portare a casa questa semifinale”.