Sarà il Cus Verona la quarta semifinalista per i play off scudetto di hockey in line. Il team allenato da coach Rela ha vinto gara 3 contro gli Asiago Vipers per 6-2 e completa la rimonta nella serie, dopo la vittoria Vipers in gara 1.
LA CRONACA DELLA GARA (dal Facebook degli Asiago Vipers)
Fuori alla “bella” dei quarti di finale, ma fuori a testa alta. E pure con un pizzico di rimpianto per quella traversa che, forse, avrebbe anche potuto scrivere un finale diverso; sicuramente un secondo tempo diverso.
E, invece, in semifinale ci è andato il Verona che comunque nella serie ha avuto qualcosa in più, soprattutto a livello di esperienza, ma la stagione dei nostri ragazzi va in archivio con un bilancio positivo: qualificazione alle fasi finali di Coppa Fihp e Coppa Italia e 5° posto in campionato. Grazie boce!
Un passo indietro. In gara 3 coach Ale Dall’Oglio ritocca l’assetto dei Vipers, che rispondono con un primo tempo di sostanza e sacrificio, almeno fino al 22′. Stella parte bene, respingendo i tentativi avversari; al 7′ Pace crede ripetutamente in un disco e alla fine lo spedisce alle spalle di Alberti. Partita equilibrata, anche se il copione impone un Verona più intraprendente che cresce col passare dei minuti: Ciresa e soprattutto Valbusa chiamano a difficili interventi il portiere arancionero. Asiago difende con determinazione e appena può ci prova in contropiede, come al 22′, quando Rossi centra una traversa clamorosa. Passano pochi secondi e Valbusa, caparbio, realizza l’1-1. E qui cambia tutto, soprattutto a livello di testa. Alberti salva i suoi sul tiro di Pace che poi spende malissimo un fallo e Verona non perdona, ancora con Valbusa. Colpo durissimo per i Vipers che rischiano di capitolare ancora (Ciresa) prima della pausa.
Al rientro i padroni di casa insistono: Stella sventa in qualche modo su Ustignani e Roffo; nulla può sul tocco ravvicinato di Dorigatti dopo la traversa di Roffo. “Ciuka” compie un altro paio di parate decisive su Carrer e Pernigo, ma al 6’59” viene infilato da Roffo (troppo spazio).
Gara 3 è di fatto chiusa. Asiago si disunisce, dimostrando di non essere ancora pronto per cambiare il corso di certe sfide. Cresce pure il nervosismo: penalità partita a Stella (Stefano) e subito dopo 2′ a Berthod. Il CUS non segna in 4 contro 2, ma in 4 contro 3 sì (Rossetto). Poi la situazione si capovolge, ma in inferiorità è l’ex Frigo a indovinare il diagonale vincente. Non c’è più nulla da dire. Staffetta Stella-Olando; poi nel finale Presti realizza il 6-2, in power-play.
IL TABELLINO
CUS Verona-Asiago Vipers 6-2 (primo tempo 2-1)
Cus Verona: Alberti, Cavazzana; Valbusa, Rossetto, Dorigatti, Frigo N., Ustignani, Nicolao, Ciresa, Pernigo, Carrer, Stevanoni, Roffo, Ederle, Sabaini, NOvarese.
All. Rela Cristian
Asiago Vipers: Stella G., Olando; Rossi, Rigoni M., Petrone, Cantele, Frigerio, Rodeghiero, Munari, Berthod, Pace, Stella S., Zenobini, Basso, Presti, Baggio.
All. Dall’Oglio Alessandro
Arbitri: Fonzari e Stella
Primo tempo: 7’46” Pace (A), 22’24” Valbusa (V), 23’12” Valbusa (V). Secondo tempo: 3’08” Dorigatti (V), 6’59” Roffo (V), 11’15” Rossetto (V), 13’14” Frigo N. (V), 24’23” Presti (A)
SEMIFINALI (al meglio dei cinque incontri – da sabato 22 aprile)
Milano Quanta- Zardini Etichette Verona
Monleale Sportleale-Cittadella
Michele Valbusa (Verona):
“Partita da dentro o fuori, ma già nello spogliatoio vedevo i miei compagni tranquilli e sicuri delle proprie capacità, infatti siamo entrati in pista determinati e con tanta voglia di vincere. Ad inizio partita abbiamo pattinato molto e creato tanto, nonostante il gol caparbio di Pace ci abbia messo nelle condizioni di inseguire. Abbiamo continuato con il nostro gioco e a stare alti con il morale riuscendo a ribaltare il risultato già prima della pausa. Nel secondo tempo siamo riusciti a segnare subito altre due reti che hanno messo la partita sui binari giusti, in discesa per noi. Poi il fallo di Stella su Alberti ha secondo me definitivamente chiuso l’incontro, con i Vipers molto nervosi e spesso in inferiorità numerica. Bravi a tutti i ragazzi a non mollare dopo la sconfitta di gara 1”.