Entro i prossimi 20 giorni, in teoria, dovrebbero disputarsi le due Coppa Italia. Quella di serie A1, in data 5-6-7
febbraio, e quella di serie A2, in data 30-31 gennaio.
Al 15 gennaio però, ancora nessun comunicato ufficiale è stato diramato dagli uffici federali. Perchè?
Due questioni diverse fra loro ma che sono l’ennesimo segnale di come la macchina organizzativa ormai faccia acqua da molte parti. In entrambe le manifestazioni infatti erano stati emanati dei bandi molto pretenziosi, con scadenza al 7 dicembre. Come pronosticato sono entrambi andati deserti ma da quella data ad oggi non sono arrivate ulteriori novità.
Per quanto riguarda la Coppa Italia di serie A1 in assenza di comunicati ufficiali ci siamo rivolti alle “voci di corridoio”, secondo le quali una candidatura ci sarebbe e sarebbe quella del Cittadella. Tutto però viene complicato dal ricorso alla commissione di garanzia del CONI fatto dal Milano in seguito al caso Franko. Avrebbe quindi senso disputare la manifestazione? L’eventualità che il Milano vinca il ricorso e la situazione in classifica torni a cambiare non è poi così remota, visto l’incredibile pasticcio fatto dai vari uffici, ognuno per la sua competenza. E l’onta di dover disputare di nuovo il trofeo, o di aver escluso Milano nonostante ne avesse diritto, sarebbe un ulteriore colpo alla credibilità che questo sport non si può permettere.
Sembra allora, sempre secondo le voci di corridoio, che si stia propendendo per aspettare. Probabile quindi che la Coppa Italia venga svolta in primavera, anche se sarà difficile trovare un weekend libero.
Per quanto riguarda la serie A2 invece, nessuna proposta è ancora arrivata, dopo il bando deserto. L’unica ad aver messo per iscritto la propria volontà ad organizzare è la Cv Skating, ma a patto che la Coppa Italia si disputi a fine campionato, ad aprile, onde evitare il rischio umidità che già ha fatto saltare la gara con il Piacenza. A soli 15 giorni dall’evento, e con la Federazione che non ha disposto il recupero della gara fra Cv Skating e Piacenza nonostante l’accordo fra le due società, creando quindi un caso nel caso, ancora non si sa quale sarà la sede della Coppa.
Il mistero si infittisce dunque, con sei dirigenze di club che in una settimana o poco più dovranno organizzare una trasferta con pernotto, trovare i mezzi per lo spostamento, trovare imprecisati fondi per la partecipazione e chiedere ai giocatori che lavorano del weekend di prendere imprecisate ferie.
Tutto un grosso dubbio, con la domanda che sorge spontanea. Non ci si poteva organizzare prima? Non si poteva fare di meglio.
Buona Coppa Italia a tutti.