Si è tenuta ieri sera in quel di Milano la presentazione del libro “La Dinastia – 25 anni di hockey club Milano Quanta”. Al Quanta Club il presidente uscente Quintavalle ha presentato il suo libro e festeggiato lo scudetto dei record (solo vittorie fra regular season e play off in Italia).
Hockeyinlineitalia pubblicherà nei prossimi giorni, in più articoli, le varie novità emerse nel corso della serata.
La prima notizia però ad uscire, riguarda la politica. Nei giorni scorsi il dott. Quintavalle aveva lanciato delle pesantissime accuse, citando anche fatti ed episodi specifici, al presidente FISR Sabatino Aracu e al responsabile del settore tecnico dell’hockey in line Fabio Forte. Una risposta ancora non è arrivata ma ci auspichiamo che arrivi nei prossimi giorni: Hockeyinlineitalia come sempre darà a tutti diritto di replica e la possibilità di esprimere la propria opinione.
Nel corso della serata, dicevamo, gli addetti ai lavori non hanno potuto non notare un passaggio: il dott. Quintavalle ha pubblicamente “lanciato” la corsa alla poltrona più ambita di tutta la FISR, ossia la presidenza, all’attuale responsabile squadre nazionali, Gianluca Tomasello.
Quintavalle lo ha indicato come figura di spessore ed idonea ad un ruolo tanto prestigioso.
Hockeyinlineitalia ha sentito in merito Tomasello:
Quintavalle ieri sera l’ha indicata come persona idonea a prendere il posto del presidente Aracu.
Ne è onorato? Si sente all’altezza? Avrà la voglia di provarci, supportato da una persona di spessore come Quintavalle, o rimarrà una boutade?
“Ne sono sicuramente onorato, e per più motivi. Il primo perché tale considerazione arriva da un manager, un imprenditore, un presidente, i cui risultati eccezionali (sportivi e non) sono sotto gli occhi di tutti.
Il secondo perché “prendere il posto” di un altrettanto valido manager e presidente come Aracu non può che far piacere! Alla seconda domanda dico no, non mi sento all’altezza ora. Il presidente di una federazione importante come la FISR deve avere delle competenze che ora non sono nel mio repertorio. Mi piacerebbe? Certo! A chi non piacerebbe? Dovessi ritenermi idoneo, in un futuro e con un appoggio di spessore potremmo sicuramente riparlarne!”.