Nell’ultima partita del Mondiale l’Italia ha affrontato e sconfitto la Lettonia, in tanti si sono chiesti però: ma chi è questa Lettonia?
Lo siamo andati a chiedere ai giocatori, hanno risposto alle nostre domande il portiere Renars Seiksts (33 anni) e il giocatore Janus Sahno (23 anni).
Come funziona l’hockey in line nel vostro paese?
“Giochiamo a roller solamente durante i mesi estivi, quando la stagione del ghiaccio è finita. Abbiamo due stadi, uno a Jurmala dove si gioca con le regole Firs e uno a Olaine, dove si gioca con le regole IIHF. E’ un bel modo per rimanere in attività anche durante lo stop dei campionati e vivere delle belle esperienze”.
Come sono strutturati i campionati?
“Tutte le squadre si incontrano nei campi sopra citati ma giochiamo una partita per volta, non come nei tornei americani. Durante i due mesi giochiamo circa 25 partite quindi sono più o meno una gara ogni tre giorni con il classico sistema andata/ritorno”.
Come è andato il vostro Mondiale?
“Bene, anche considerando che eravamo solamente 10 giocatori e 1 portiere. Siamo arrivati all’ultima gara completamente esausti ma è stata una bella esperienza. L’organizzazione aveva alcune pecche, siamo lontani dall’efficienza organizzativa dell’IIHF. Anche solo il fatto di giocare delle partite su un campo, di dimensioni molto ristrette, ed altre partite su un altro campo più grande, non ci è piaciuto. Poi con gli spostamenti, gli alberghi…insomma, IIHF è un’altra cosa”.
La vostra Federazione vi appoggia?
“Sì, questo è il terzo Mondiale al quale partecipiamo e siamo completamente spesati. C’è un allenatore che fa le convocazioni, anche in base alle disponibilità dei vari giocatori, e poi si parte. Stiamo vivendo delle belle esperienze”.