Il Novi Hockey sembrava aver già un piede ancora in serie A1 con i 4 punti conquistati grazie al pari interno ottenuto all’esordio contro i Mammuth e il 4-0 esterno rifilato nel girone di andata al Verona. Nel girone di ritorno invece i ragazzi di coach Tarantola sono rimasti a bocca asciutta con i ko patiti contro Mammuth e l’ultimo, beffardo, contro il Verona, con la rete del definitivo 5-4 siglata all’ultimo istante. Del momento Novi abbiamo parlato con l’allenatore Alessandro Tarantola:
Contro il Verona un ko che fa davvero male e tante polemiche. La sconfitta è da imputare ad agenti esterni o a demeriti vostri?
“Noi abbiamo la grossa responsabilità di non averla chiusa nel primo tempo. La nostra squadra manca in cinismo, quando sei sopra e hai occasioni non puoi andare “leggero” davanti al portiere avversario ma devi buttarla dentro perchè poi le partite possono girare e quando gira bene a te devi essere cinico. Così non è stato e poi il match è davvero girato, anche a causa di scelte arbitrali incomprensibili”.
E’ stato anche fatto un ricorso. Come mai?
“Il gol del Verona è arrivato dopo il suono della sirena e a tempo scaduto ma sappiamo che tutto dipende da cosa scrivono gli arbitri. L’errore più grave commesso dagli ufficiali di gara è stato il non aver tenuto sott’occhio il tempo. Erano entrambi a guardare il gioco e vista la bolgia che si era creata con il pubblico ad incitare a piena voce il pubblico di casa, non hanno sentito la sirena. Uno dei due doveva avere l’orologio sott’occhio, l’altro magari guardare la linea di porta. L’ultimo ingaggio è stato dato a 13” dalla fine con la nostra squadra in inferiorità, si è trattato di un errore grossolano”.
Nelle ultime tre gare affrontate Vicenza e Molinese fuori casa, poi il Padova in casa. Fare punti salvezza sarà impossibile?
“Di certo non possiamo ritirarci dal campionato. Daremo il massimo nella speranza di ottenere un risultato fuori pronostico, magari contro squadre che non hanno più molto da chiedere al campionato come Vicenza e Molinese, tagliate fuori dal giro play off e che potrebbero far giocare i loro giovani per fargli fare esperienza. Rimane però il rammarico, era contro Verona che potevamo e dovevamo vincere”.
Qualora dovesse arrivare una retrocessione sarà una tragedia o un semplice incidente di percorso?
“Novi è una società che ha fatto la politica dei piccoli passi e quindi ha basi solide ed a mio avviso un futuro roseo avanti a sè. Siamo stati ripescati all’ultimo, abbiamo fatto una stagione all’altezza della bassa classifica di A1 ed avendo giocato molte partite con tutti gli elementi a disposizione i ragazzi hanno fatto un buon bagaglio di esperienza. Se dovessimo retrocedere in A2 l’anno prossimo proveremo a tornare in A1 ma il Novi Hockey di certo non arresterà il suo momento di crescita. Quest’anno anche gli esterni, pochi, ci hanno dato una grossa mano a livello di crescita sportiva perchè prima di tutto chi è venuto da fuori si è dimostrato splendida persona. A loro siamo grati per la positività con la quale si sono approcciati al nostro club”.
Come vanno le cose con le giovanili?
“Ultimamente ad ogni allenamento arriva un ragazzino nuovo, è un dato splendido. Merito del passaparola e del buon lavoro del club; abbiamo una under 14 competitiva e tanti ragazzi che si cimentano in questa passione. Anche a livello economico prima squadra e giovanili sono due comparti divisi e quindi si evita di investire tutte le risorse solo sulla prima squadra”.