In serie A1 di hockey in line si è giocata la 14^ giornata e più si avvicina la conclusione del campionato più i punti in palio diventano pesanti, sia in chiave salvezza che in chiave play off.
Mammuth Roma – Asiago Vipers 2-2 (1-1)
I Mammuth smuovono la classifica conquistando un punto prezioso in casa contro Asiago, che allontana ancora di più l’ultimo posto che vorrebbe dire retrocessione. L’Asiago, reduce da un ultimo periodo molto positivo, non riesce a sfondare ed alla fine nonostante molte superiorità è costretto ad accontentarsi di un punto.
Diego Santilli (Roma): “Come previsto è stata una partita bella e combattuta fino alla fine. Siamo riusciti ad imporre il nostro gioco facendo girare bene il disco mentre l’Asiago aspettava a quadrato in difesa puntando sulle ripartenze. Il rammarico più grosso sono sempre i troppi falli commessi che ogni partita ci costringono a soffrire più di quanto ci meritiamo. Infatti sono stati giocati gli ultimi 5′ completamente in inferiorità ma siamo riusciti ad evitare di prendere gol. Buono invece il nostro powerplay con 2 su 2. Peccato però per i 2 punti persi per strada che potevamo conquistare con un po’ più di cinismo in campo, ma è comunque un punto che ci fa allungare in classifica allontanandoci ancora di più dalla zona retrocessione”.
Matteo Agerde (Asiago): “Abbiamo creato qualcosa di più noi, anche se la partita non è stata molto emozionante. Noi causa roster ristretto e il lungo viaggio siamo stati chiusi a box per sfruttare le ripartenze ed errori avversari. Sapevamo che non era una partita facile, alla fine con qualche occasione non sfruttata e due goal presi negli unici due penalty, ci fanno pensare che dobbiamo lavorare ancora tanto, ma che comunque rispetto all’anno scorso i miglioramenti ci sono. Spero la squadra continui per questa strada, risultati e soddisfazioni arriveranno”.
Novi – Cittadella 3-10 (2-5)
Il Cittadella conferma i valori del pronostico e si aggiudica una larga vittoria sui più modesti avversari del Novi. Tripletta per il bomber americano Spain, il raggiungimento dei play off sembra sempre più vicino.
Coach Tarantola (Novi): “Partita giocata a viso aperto con soluzioni difensive ed offensive un po’ differenti da quelle ormai collaudate e se a tratti hanno dato buone sensazioni spesso hanno prestato il fianco alla maggior tecnica e precisione dell avversario di categoria superiore”.
Kelly Spain (Cittadella): “Sappiamo ciò che dobbiamo fare per andare ai play off, ossia vincere ogni partita. Siamo andati a giocare consapevoli che se avessimo giocato bene avremmo vinto. Siamo partiti cercando con forza la rete e abbiamo avuto subito successo con 3 gol nei primi 5 minuti che ci hanno messo la strada in discesa. Il campo era uno dei più particolari sui quali avessi mai giocato e ci abbiamo messo circa 50 minuti per abituarci alla superficie. Il Novi ha un buon gruppo e lotta fino alla fine”.
Diavoli Vicenza – Milano Quanta 2-7 (1-4)
Dall’ufficio stampa del Vicenza:
E’ terminata con il risultato di 7-2 a favore del Milano la gara che ha visto Immobiliare Neve Diavoli Vicenza impegnato in casa contro la capolista.
Una sconfitta netta per i vicentini, nonostante la generosità e la voglia di far bene, contro un’ottima formazione che quest’anno non ha concesso nulla agli avversari. Milano poteva segnare anche di più, ma ha trovato sulla sua strada Alberti e la determinazione dei padroni di casa che potevano comunque rendere il bottino meno pesante e il divario meno netto con un po’ più di fortuna e di precisione sotto porta. Ancora una volta determinante è stato un episodio: la penalità di cinque minuti e quindi la penalità partita inflitta a Fabio Testa dopo circa undici minuti di gioco per uno scontro involontario con Andrea Comencini che ha provocato un taglio all’avversario. I Diavoli senza capitan Roffo, fuori per squalifica, si sono trovati così ancor più in difficoltà e soprattutto alla lunga le assenze e gli acciacchi, De Lorenzi con problemi alla schiena e Pozzan che ha giocato con il tutore per infortunio alla spalla, si sono fatti sentire. Sotto di un gol dopo poco più di un minuto, i Diavoli hanno subito reagito e hanno saputo tenere anche in inferiorità, fuori Bellinaso, e poi durante la penalità di Corradin seguita dopo quattro secondi da quella di Testa. In due contro quattro la formazione berica ha stretto i denti e al rientro di Corradin è riuscita anche a trovare il pareggio, pur in inferiorità, proprio con il numero 73 biancorosso. Poi però prima dello scadere dei cinque minuti, ha raddoppiato Milano di nuovo con la coppia Belcastro-Simunek sfruttando il power play. Per alcuni tratti si è visto un certo equilibrio in pista, ma gli avversari hanno dimostrato di poter andare in rete con facilità nei momenti in cui hanno provato a spingere sull’acceleratore. Sono quindi arrivati prima il gol di Ferrari, ben servito da Tessari al 19.35, e di Simunek su assist di Belcastro, al 21.57.
Il primo tempo si è chiuso con i Diavoli sotto per 1-4, ma con la formazione berica che ha provato a tenere e ad accorciare le distanze soprattutto con Pozzan e Stevanoni, che si sono scambiati maglia e numero prima della gara, pericolosi in più di un’occasione.Nel secondo tempo occasioni per entrambe e power play non sfruttato né dai vicentini né dai milanesi grazie agli interventi di Alberti e Mai, sempre attento soprattutto alla mezzora quando ha salvato sulla linea una conclusione che aveva fatto pensare al gol. I Diavoli però non hanno mollato e Pozzan, dopo varie occasioni, è riuscito a gonfiare la rete per il 2-4. Poi né i Diavoli né Milano hanno sfruttato la superiorità, fuori Buggin per i milanesi e poi Valbusa per i vicentini, ma la stanchezza e la panchina corta hanno cominciato a pesare per i biancorossi che negli ultimi cinque minuti, pur senza mollare, hanno risentito delle forze spese per tentare un difficile recupero. Milano ha preso così il largo andando in rete con Tomasello, Belcastro e Simunek e portando a 7-2 il punteggio.
“La gara ha confermato i pronostici che davano per scontati una vittoria e probabilmente anche un punteggio pesante a favore di Milano – ha dichiarato a fine gara l’attaccante dei Diavoli, Filippo Pozzan, autore del secondo gol. – Forse però il 7-2 è troppo pesante perché fino all’espulsione di Pupi (Fabio Testa) c’è stato un certo equilibrio. Poi però ne abbiamo risentito e Milano, soprattutto verso la fine, ha preso il largo quando ormai non ce la facevamo più. Milano è sicuramente la squadra da battere anche senza Mantese e Mosele. Sono i più forti, anche se in qualche momento forse non erano concentrati tantissimo e hanno anche un po’ sbagliato, oltre a trovare sulla loro strada un Alberti che ha fatto qualche miracolo. Ma erano anche in vantaggio quindi ci può stare qualche momento di calo. Sono comunque i migliori e l’hanno dimostrato anche conquistando la Coppa Italia e nella gara contro Padova in una semifinale degna di una finale”.
Pozzan commenta anche un simpatico retroscena: ““Ho ceduto alla richieste di Stevanoni e gli ho ceduto la maglia numero 11, un po’ per sfinimento e un po’ per scaramanzia”. “Devo ringraziare Pozzi che ha deciso di lasciarmi il numero undici e di scambiare maglia – aggiunge scherzando Massimo Stevanoni – i segnali mi hanno dato ragione ed ha anche segnato. E’ stata una mia richiesta perché ho sempre avuto il numero undici in altre squadre, ma a Vicenza ce l’aveva Pozzi e non aveva mai voluto lasciarmelo”. La società annuncia che ha presentato ricorso contro le 3 giornate di squalifica inflitte a Roffo.
Bryan Belcastro (Milano): “Partita da noi giocata non al nostro solito livello anche se il risultato può dire il contrario. L’importante era vincere e l’abbiamo fatto, fortunatamente quest’anno abbiamo 2 ottimi portieri che quando commettiamo degli errori difensivi ci salvano. Il Vicenza, anche senza i vari Roffo, Ciresa ed a metà del primo tempo Testa per penalità partita ha giocato il suo match, provando anche a venire a pressare e non a mettersi a box come fanno tutte le altre squadre che giocano contro di noi. Siamo la squadra più forte e vogliamo continuare a dimostrarlo”.
Ghosts Padova – Sportleale Monleale 3-4 (1-2)
Il Monleale si aggiudica l’importante match contro Padova e si porta ad un solo punto dai patavini, secondi in classifica. Al PalaRaciti è partita vera ed in campo ci sono 2 freschi ex (Antinori e Frizzera): alla fine ad avere la meglio è la formazione ospite.
Manuel Moro (Monleale): “Questa partita per noi era fondamentale in chiave playoff, siamo entrati carichi e subito abbiamo cominciato ad esprimere il nostro gioco portandoci in vantaggio di due reti. Il Padova non si è lasciato intimorire riuscendo a portarsi sul 2 a 1 con una splendida azione personale di Ustignani. Il secondo tempo è incominciato come la fine del primo, abbiamo incominciato a gestire il disco, correndo meno rischi possibili, sino a che siamo riusciti a trovare due varchi con il quale ci siamo portati sul 4 a 1, con due belle azioni personali di Oddone e Bartheldy. Alla fine del tempo il Padova è riuscito a riportarsi sotto con un goal di Kos da lontano, e sempre lui, favorito da un 4 vs 2, ha siglato il 4 a 3 a poco dalla fine. Il Padova ha tolto il portiere, ma noi siamo stati bravi a tenere duro sino alla fine. Una bella partita, con un risultato finale, a parer mio,
meritato”.
Molinese – Sorci Verdi Verona 3-2 (1-2)
La Molinese priva degli squalificati Lettera e Barsanti soffre molto più del previsto ma ad 1′ dal termine sigla il gol vittoria con Andrea Bellini, dopo essersi trovata sotto anche per 2-0. Il Verona perde una buona chance per fare preziosi punti in chiave salvezza.
Stefano Blasi (Verona): “Stavolta siamo andati davvero vicini al risultato clamoroso. Partita alla pari per tutti i 50 minuti, nel primo tempo siamo andati addirittura in vantaggio di 2 goal, pur essendoci presentati con due sole linee. Abbiamo perso per un goal a 90 secondi dalla fine, ma abbiamo anche rischiato di vincere. Il pareggio non avrebbe cambiato di molto la nostra classifica, avremmo comunque dovuto vincere la prossima settimana a Novi, però magari poteva darci un po’ di carica in più per la partita decisiva. Però anche così siamo coscienti di potercela davvero giocare, che anche se siamo sfavoriti dal fattore campo abbiamo tutte le possibilità di farcela”.
Umberto Zardini (Verona): “Partita giocata ai 1000 all ora. Noi in 8 giocatori giusti. Siamo partiti a tutta mettendoli sotto. Goal del nostro giovane Pernigo e poi del solito Riccelli. Il primo tempo l’abbiamo dominato a parte un indecisione sul loro goal di capitan Bellini. Secondo tempo abbiamo calato una marcia forse stanchi: 2-2 di Stricker e 3-2 a 90 secondi dalla fine con un gollonzo che ha toccato 2o3 stecche prima di entrare. Meritavamo il pareggio sicuramente e forse qualcosa di più. Ottima prova del nostro portiere Turetta (nuovo da Bolzano) poi cambiato per un colpo in testa da Ognibeni che ha retto molto bene”.