Dopo due giornate di campionato sono solamente due le squadre a punteggio pieno: Milano e Molinese. Se per i primi si tratta di una conferma, per i secondi continua il percorso di crescita iniziato tanti anni fa da un gruppo tutto locale composto da soli giovanissimi e senza alcun rimborso spese.
Da segnalare le 5 reti dell’ex Comencini e la frattura alla mascella del talentuoso Banchero (auguri di pronta guarigione).
In schedina, tutti 2: vincono solo le squadre in trasferta in questo turno.
Asiago Vipers – Cittadella 1-8 (0-3)
Tutto facile per il Cittadella ad Asiago: il derby veneto va in favore degli ospiti che riscattano la cocente sconfitta dell’esordio e si permettono il lusso di far esordire in A1 il giovane portiere Merlo. Per Asiago continua il percorso “formativo” della nuova era dei giovanissimi.
Thomas Berthod (Asiago): “Nonostante loro fossero nettamente più forti siamo riusciti a tenergli testa fino ai primi minuti del secondo tempo con il risultato di 1-3. Il nostro obbiettivo principale è quello di crescere come squadra e crearci un noi un po’ alla volta, poi i risultati verranno da soli”.
Michele Tombolan (Cittadella): “Partita quasi sempre a senso unico, caratterizzata da un buon possesso del disco e qualche fallo di troppo. Un Asiago molto giovane quindi forse con poca esperienza però molto combattivo non ci ha colti impreparati. Abbiamo impostato il nostro gioco con 3 goal nel primo tempo e 5 nel secondo, entrando con marcatori diversi e dimostrando di esserci. Prima vittoria della stagione ci dà la carica per affrontare la prossima gara che si preannuncia tutt’altro che facile in casa del neopromosso Forlì”.
Libertas Forlì – Sportleale Monleale 1-4 (0-3)
Prima in casa in A1 per il Forlì ma il Monleale, nonostante l’assenza di Simunek per motivi di lavoro, non fa sconti e si porta a casa l’intera posta in palio senza troppa difficoltà, dopo un primo tempo chiuso con tre reti di vantaggio. Decisivi i powerplay, su cui sono stati segnati 4 dei 5 gol totali.
Moreno Guerzoni (Forlì): “Ai è mostrata tutta la nostra inesperienza: davvero troppe penalità, che a questi livelli si pagano caro. Le statistiche parlano chiaro, a parità numerica abbiamo concesso poco arrivando a conclusione più degli avversari, che ci hanno punito solo in powerplay. Prendiamo atto di questa sconfitta e che ci serva di lezione. Sono certo che quest’anno ci toglieremo delle soddisfazioni”.
Andrea Rivoira (Monleale): “Da parte nostra non è stata una bella partita per come abbiamo giocato, c’è molto da migliorare. Siamo stati bravi e fortunati a sfruttare i power play a noi concessi”.
Polet Trieste – Ghosts Padova 2-6 (2-2)
Il Polet cercava i primi punti della stagione contro quella che potrebbe essere una delle dirette concorrenti ma dopo un primo tempo equilibrato, cede alla distanza alla maggior esperienza dei patavini, guidati dalla coppia Nahtigal-Pistellato.
Carlo Mariotto (Trieste): “Una partita a due facce. Primo tempo molto bello ed equilibrato, secondo tempo sbagliato fin dall’inizio. Siamo entrati in campo con la convinzione che la partita fosse alla nostra portata e subito passiamo in vantaggio. Dopo qualche minuto però subiamo 2 gol e siamo costretti a rincorrere. Stringiamo i denti, facciamo vedere come sappiamo giocare e riusciamo ad andare nuovamente a segno, stavolta con Pezzetta, giovane nel suo primo anno in A1 dove avrà sicuramente molto da mostrare nei prossimi anni. Chiudiamo il 1° tempo sul 2 a 2 e siamo soddisfatti del gioco fatto. Cerchiamo di mantenere la concentrazione ma il secondo tempo è un disastro. Troppe penalità, troppe imprecisioni… continuiamo a subire, fatichiamo a costruire qualcosa di concreto e Padova non esita ad approfittarne, fa girare bene il disco, mantiene il possesso anche per 2 minuti dove rallenta il gioco. Alla fine sono 4 i gol di Padova nel secondo tempo per un parziale schiacciante a loro favore. Hanno saputo approfittare del nostro calo di concentrazione e si sono dimostrati superiori nel secondo tempo, anche a causa delle troppe penalità commesse da noi.
Quest’anno non ci sono scuse, l’anno di rodaggio è già passato e dobbiamo rimboccarci le maniche ed iniziare a giocare le partite come dobbiamo fare. Testa alta fin da subito, la prossima è un’altra partita e si parte sempre da 0-0. La voglia c’è, è il momento di rientrare in campo dopo la pausa e non di rimanere negli spogliatoi però, già l’anno scorso è successo troppe volte. Concludo con il ringraziare il nostro pubblico, numeroso e caloroso che ci sostiene sempre. Presenti in massa fin dalla prima partita casalinga, grazie davvero”.
Samuele Baldan (Padova): “Partita difficile soprattutto per il fattore campo, inizialmente siamo partiti leggermente sotto tono ma alla fine siamo riusciti a prendere in mano la situazione. Avevamo bisogno di questi tre punti avendo sbagliato la partita di sabato scorso contro il Forlì. Siamo una squadra molto giovane ed abbiamo bisogno di lavorare ancora molto. Il gruppo c’è e siamo molto fiduciosi”.
Cus Verona – Milano Quanta 4-5 (2-1)
Era la partita di giornata e se l’è aggiudicata il Milano sul filo del rasoio, con due gol negli ultimi tre minuti che hanno invertito il risultato finale, entrambi ad opera della coppia di ex, ossia di Comencini (autore di tutte e 5 le reti dei rossoblu) su assist di Belcastro. Per Verona esordio con doppietta per l’americano Doran. Milano-Verona si candida ad essere anche quest’anno la finale scudetto del campionato italiano. Brutto infortunio per Banchero, colpito involontariamente al volto da un disco con relativa frattura della mascella. Auguri di pronta guarigione.
Joey Doran (Verona): “E’ stata una grande gara, sono convinto che abbiamo un’ottima squadra e che quest’anno ci toglieremo molte soddisfazioni. Stavolta è andata così ma ci rifaremo molto presto”.
Mattia Mai (Milano): “Sapevamo sarebbe stata una partita combattuta, e così è stato fin dall’inizio. Loro si sono confermati una squadra disciplinata dal punto di vista tattico. Abbiamo creato molto offensivamente, concedendo a loro però troppe ripartenze. Ci sono stati così diversi capovolgimenti di risultato. Siamo alle prima partite ufficiali e qualche distrazione di troppo è ancora concessa, la cosa fondamentale è che anche quest’anno siamo partiti confermandoci una squadra forte dal punto di vista mentale e che rende al massimo nei momenti difficili. Un augurio di pronta guarigione al nostro capitano”.
Diavoli Vicenza – Polisportiva Molinese 1-3 (0-1)
Match più che combattuto in quel di Vicenza e a spuntarla parzialmente a sorpresa sono i ragazzi di coach Bellini. La Molinese, insieme al Milano, è l’unica squadra a punteggio pieno e se già lo scorso anno senza penalizzazioni i toscani erano ai piani alti della classifica, la sensazione è che anche quest’anno i pisani stazioneranno in alto. Per Vicenza problemi nella realizzazione, nonostante le tante occasioni create.
Fabio Lievore (Vicenza): “Abbiamo avuto tante occasioni ma purtroppo non è entrata. Ci sono mancati un po’ di cinismo e concretezza sotto porta. La partita è stata giocata con un buon livello e intensità da entrambe le squadre, ma purtroppo è andata così. Nel finale siamo stati poco lucidi e nel primo tempo abbiamo sofferto un po’, ma potevamo ottenere qualcosa in più”.
Nicola Lettera (Molinese): “E’ stata una partita combattuta fino all’ultimo secondo. Nel primo tempo abbiamo fatto molti tiri ma solo pochi di essi hanno veramente intimorito Alberti, poi a 48” dalla fine del primo tempo abbiamo trovato il vantaggio con una triangolazione di Bellini Jr e Lettera Jr su powerplay. Nel secondo tempo quindi siamo entrati ancora più carichi e grazie ad una fitta rete di passaggi su un altro powerplay abbiamo segnato di nuovo portandoci così sul 2 a 0. Poi dopo un po di tensione creatasi siamo un po’ calati e qui il Vicenza ha sfruttato l’occasione per accorciare le distanze. Alla fine ci siamo ripresi ed abbiamo concluso con l’ultimo goal del 3 a 1. Il mio più grande complimento, come del resto penso di tutta la squadra, va al nostro portiere Marco Belloni che ha lottato fino all’ultimo secondo salvandoci moltissime volte e dimostrando a tutti il suo grandissimo talento”.