Una quinta giornata di serie A1 piena di sorprese quella che si è giocata sabato: in appena quattro punti ben sette squadre per quello che è il campionato di A1 probabilmente più equilibrato da quando esiste il nostro giovane sport.
Prima sconfitta stagionale per Milano, in quel di Vicenza, e sorprendente vittoria in rimonta della Molinese in casa contro Cittadella.
I protagonisti delle partite ci raccontano maggiori dettagli:
Asiago Vipers – Libertas Forlì 2-8 (0-5)
I giovani asiaghesi non riescono a muovere la classifica e devono cedere alla matricola Forlì che ci ha messo assai poco tempo per trovare i ritmi della serie A1. Ancora una volta decisivo l’americano Campanaro, con 3 gol e 2 assist.
Riccardo Martini (Asiago): “Primo tempo da dimenticare che si chiude sullo 0-5 per un Forlì che sfrutta bene le occasione avute davanti porta e le superiorità numeriche. Secondo tempo un po’ meglio ma sempre sofferenti. Abbiamo fatto pochi tiri in porta e abbiamo preso parecchie penalità. La squadra pian piano sta crescendo e ci stiamo amalgamando abbastanza bene. Due le cose da fare: essere umili e avere una grinta costante in campo”.
Fabio Ricci (Forlì): “Nonostante il risultato non è stata comunque una partita facile. Asiago è arrivato più volte al tiro da distanza ravvicinata, nel secondo tempo ci siamo “rilassati” un po’ troppo ed abbiamo concesso molte più occasioni. Stiamo crescendo di partita in partita e siamo contenti dei risultati. Un risultato positivo come questo ha comunque evidenziato diversi punti sui quali lavorare. Complimenti a tutti i ragazzi”.
Polisportiva Molinese – Cittadella 5-4 (0-1)
Ad Empoli i ragazzi di coach Bellini rimontano da 0-3 a 5-4 e realizzano una vera e propria impresa. Spain e compagni possono mangiarsi le mani per il risultato gettato alle ortiche, i toscani dimostrano di essere squadra coriacea e che non molla mai. E pensare che neanche si dovevano iscrivere alla serie A1…
Andrea Bellini (Molinese): “Abbiamo girato pagina dopo la scorsa giornata da dimenticare. Siamo entrati in campo con la giusta concentrazione e anche se siamo andati sotto fino a 3 a 0 siamo riusciti a rimanere calmi e a gestire il gioco. Poi tutto è cambiato e sono arrivate le reti che contavano. Ne usciamo da vincitori anche se sappiamo che dobbiamo ancora lavorare molto, perché per far bene non basta solo vincere qualche partita. Faccio i complimenti a tutta la squadra per il gioco espresso ed a Marco Belloni che ha tenuto testa per tutta la partita. Un caloroso ringraziamento a Verdini Marmi Carrara che ci accompagna in questa stagione”.
Marco Grigoletto (Cittadella): “Partita difficile di per sè, contro una squadra di giovani di tutto rispetto, ma resa ancora piú difficile dalla pista stessa di Empoli. Avanti 3-0 potevamo e dovevamo controllare di piú il gioco, cosa che non siamo riusciti a fare purtroppo. Bravi loro ad averci creduto fino in fondo. Restiamo comunque positivi, pronti ad allenarci ancora piú duramente per migliorarci sempre”.
Sportleale Monleale – Ghosts Padova 5-2 (3-1)
Come da pronostico a Monleale dove i piemontesi, nonostante la squalifica di Simunek, battono Padova senza troppi problemi e grazie ad un Di Fabio in grande spolvero autore di un hat trick. Secondo posto in classifica generale per il Monleale, Padova insieme ad Asiago e Trieste a combattere per le ultime posizioni.
Alberto Faravelli (Monleale): “É stata una partita davvero molto bella, veloce e soprattutto corretta. Il Padova é un ottima squadra, non hanno mollato un secondo. Siamo partiti abbastanza bene, abbiamo creato qualche occasione da gol, non sfruttandola e siamo andati in svantaggio. Ci siamo ripresi e grazie alla tripletta di Di Fabio siamo riusciti a fare la nostra partita. Come al solito verso la fine ci siamo spenti ed abbiamo subito molto, grazie al solito Rivoira che ci ha salvati”.
Giacomo Zazzaron (Padova): “E’ stata una bella partita giocata senza troppe scorrettezze da entrambe le parti. Noi siamo partiti subito bene e concentrati ma poi soliti errori ci hanno fatto subire goal da un Monleale molto cinico e quindi chiudere in negativo il primo tempo. Così alla ripresa è stata una rincorsa a cercar di recuperare, peccato perchè secondo me il risultato è anche troppo severo per quello che si è visto in campo”.
Polet Trieste – Cus Verona 2-4 (1-2)
L’innesto di Zerdin risolleva il morale dei triestini che ora sono un osso duro per tutti, come conferma il risultato contro Verona che solamente sette giorni fa aveva strapazzato la Molinese. I due sloveni siglano i due gol dei padroni di casa ma il Verona, nonostante la coraggiosa decisione di far giocare 50′ al giovane goalie Cavazzana, riesce comunque a prendere i tre punti in palio.
Davide Fabietti (Trieste): “Questa era una partita importante per noi, dopo la prima vittoria stagionale con Asiago volevamo dimostrare di potercela giocare anche con altre squadre. Siamo partiti un pò contratti, forse spaventati dal clamoroso risultato di Verona della scorsa settimana con la Molinese. Abbiamo subito molto ma siamo stati bravi a mantenere un passivo di sole due reti.poi la partita ha cominciato a girare e noi siamo riusciti ad alzare il nostro livello ed accorciare le distanze grazie ad un gran bel tiro di Dakskobler. Il primo tempo si chiude così sul 2 a 1 ma con grande entusiasmo. Nel secondo tempo riusciamo ad alzare ancora il livello e complice anche la difficoltà di pattinaggio degli avversari sul nostro campo riusciamo a giocarcela alla pari creando grandi occasioni. Purtroppo proprio nel finale arriva una disattenzione e un fallo nel momento meno opportuno che ci portano sul 4 a 1. Comunque direi che si son visti dei passi avanti e che abbiamo dimostrato di poter giocare anche contro squadre di alto livello come Verona. Dobbiamo continuare a lavorare con tanta modestia e impegno per ridurre il gap che abbiamo con le squadre più titolate. Complimenti al secondo portiere del Verona che non ha affatto sfigurato. Ringrazio i miei compagni e chiedo loro ancora uno sforzo per portare avanti questa squadra nonostante le difficoltà e qualche incomprensione”.
Edoardo Cavazzana (Verona): “Non una bella partita da parte nostra, giocata su una superficie molto abrasiva che rende difficoltose le azioni a tutta velocità, che caratterizzano il nostro gioco. Noi con tre assenze importanti (Ciresa, Stevanoni, Valbusa), loro al completo e con un Zerdin che ha fatto vedere che ottimo giocatore è. Nel primo tempo siamo partiti tropo leziosi ed abbiamo dovuto attendere il primo power play per sbloccare il risultato. Sul 2-0, poi, ci siamo rilassati e siamo stati puniti su una situazione di PP a favore del Trieste. Nel secondo tempo il Polet, molto
arrembante, ci ha schiacciato (solo 5 tiri nostri nel 2º tempo), ma Pernigo e Riccelli sono comunque riusciti a realizzare i goal della “tranquillità”. Peccato che, a 15 secondi dalla fine, un nostro difensore abbia perso il disco a 2 metri dalla porta, concedendo al Trieste un 2 contro 0 che ha portato al goal del 4-2 finale. Mi piace segnalare tra le file del Polet l’ottima prestazione, oltre che di Zerdin, del mio amico Erik Pezzetta. Tra i miei compagni quello che nuovamente mi ha positivamente sorpreso è “Umbi” Zardini, un giocatore che sta migliorando giorno dopo giorno. Ringrazio coach Rela e Antinori per avermi concesso l’opportunità di disputare per la prima volta in stagione una partita intera, giocandomi le mie chances”.
Diavoli Vicenza – Milano Quanta 5-3 (1-1)
Prima vittoria in casa per Vicenza e prima sconfitta in campionato per Milano: doppia prima volta in casa dei Diavoli questo sabato sera. Un risultato che di fatto riapre il campionato e che fa diventare la lotta per il primato una vera e propria bagarre. Milano conferma il proprio momento no, Vicenza conferma di poter vincere o perdere contro chiunque. Da referto, quasi il triplo dei tiri per gli ospiti che però non sono bastati per portare a casa punti.
Andrea Alberti (Vicenza): “E’ stata una bella partita, molto dura. Abbiamo sfruttato bene le pochissime occasioni che abbiamo avuto e siamo riusciti a passare indenni le molte penalità ricevute. Il Milano ha preso tre pali importanti che potevano cambiare la partita ma nello sport anche un pochino di fortuna ci vuole. Finalmente i primi tre punti a casa”.
Stefano Uccelli (Milano): “Partita che rispecchia e mette in evidenza le nostre lacune che dall’inizio ci stanno caratterizzando: scarsa concentrazione e a volte troppo fragili se subiamo un gol, poco possesso del disco e troppa frenesia a voler spingersi in zona offensiva per riagguantare subito il pareggio, il che porta a prendere contropiedi che ora come ora paghiamo a carissimo prezzo. Sabato alla fine abbiamo giocato un buon hockey solo a sprazzi. Siamo stati anche sfortunati colpendo troppi pali, ma non è una scusante per nostra sconfitta. Merito a Vicenza che ha sfruttato ogni nostro errore, giocando in modo intelligente in tutti e tre i blocchi. Sicuro è un momento difficile, caratterizzato dagli infortuni, e dalla non disponibilità a disporre di tutti gli uomini del roster. Sono ben fiducioso che lavorando tutti insieme si riuscirà a passare questo momento negativo e poter ritornare ad esprimere il nostro gioco”.
Mattia Mai (Milano): “Conoscevamo Vicenza e sapevamo che in casa loro sarebbe stata complicata. Tutto sommato non abbiamo fatto una brutta gara, di certo non è mancata la voglia e la grinta. Siamo stati poco cinici sotto porta (complice anche anche un ottimo Alberti) e come ultimamente accade un po’ troppo spesso, abbiamo concesso troppe ripartenza (3 dei 5 gol nati da situazione simili). Non ci resta che continuare a lavorare sodo, rimanere uniti e far tesoro dei nostri errori”.