Tanti i big match in programma sabato sera in serie A1 e tanti i debutti di giocatori che hanno cambiato nei giorni scorsi casacca. Andiamo a vedere cosa è successo:
Milano Quanta – Sportleale Monleale 4-3 (2-1)
Prima vittoria di misura per il Milano Quanta che riesce comunque ad avere la meglio del Monleale che in settimana aveva registrato le partenze di Antinori e Frizzera. Per i meneghini decisivo Simunek con una doppietta nel finale, dopo che per tutta la partita il Monleale aveva risposto colpo su colpo alle reti del vantaggio dei padroni di casa.
Proprio Simunek parla per hockeyinlineitalia: “Era una partita difficile contro una squadra bene organizzata e con portiere bravissimo. Abbiamo giocato bene ma concretizzato poco, alla fine per fortuna si è vista la nostra qualità ed abbiamo segnato le reti della vittoria.
Noi vogliamo vincere il terzo scudetto consecutivo e la Champions League, la squadra è costruita per vincere e ci sono i giocatori più forti in Italia. Sappiamo comunque che vincere non sarà facile, in Italia ed in Europa ci sono anche altre squadre piene di campioni che ci daranno battaglia”. Simunek commenta la sua doppietta: “In questa squadra possiamo segnare tutti, è questo il bello. Stavolta è capitato a me ma l’importante è che vinca la squadra”.
Alessio Crivellari (Monleale): “La partita è iniziata subito con un pressing alto da parte del Milano e con noi disposti a zona girando sempre a tre linee complete schierando tutti i giocatori disponibili tranne gli ultimi 10′. Il match è sempre stato a favore del Milano ma noi subito pronti a recuperare e alla fine del match siamo andati parecchie volte vicino al pareggio. Ottima prestazione di tutti, abbiamo giocato bene e abbiamo dimostrato che anche senza due giocatori di livello importanti come Antinori e Frizzera il Monleale c’è ed è qui per lottare per un posto nei play off senza alcun problema fino alla fine”.
Polisportiva Molinese – Asiago Vipers 3-1 (1-1)
Dopo due successi consecutivi si ferma la striscia di vittoria dell’Asiago e continua invece quella della Molinese che dimostra settimana
dopo settimana di essere sempre più tosta e difficile da affrontare. A secco bomber Lettera ci pensa Matteo Bellini a mandare i pisani in paradiso. Con questo successo la Molinese si porta al quarto posto in classifica valido l’ultima piazza per i play off, anche se c’è da considerare che Monleale ha una partita in meno.
Coach Bellini (Molinese): “Bravi tutti i miei ragazzi, ho visto una squadra più matura rispetto alle partite iniziali, segno evidente che stiamo riuscendo a recuperare lo svantaggio della mancanza di preparazione dovuta alla chiusura prolungata del palamolina. Questo quarto risultato utile consecutivo ha ragionevolmente caricato il morale dei miei. Ho visto contro Asiago due linee veramente competitive e spero e credo di portare presto al loro livello anche un ulteriore gruppetto di giovani con il quale sto lavorando da un po’. Quest’anno inoltre avendo a disposizione quattro portieri posso contare partita dopo partita sempre sui due più in forma in quel determinato momento. Ieri sera per esempio, sono stato molto soddisfatto del rientro di Andrea Della Croce, assente dai pali da parecchie giornate per un lungo infortunio inguinale. La partita ha visto la mia squadra sempre in attacco con i giocatori che in ogni momento cercavano un pertugio utile per bucare il gioco difensivo adottato dai veneti. Con questa vittoria ci portiamo al 4° posto in classifica e se pure questa posizione sappiamo bene essere ancora molto molto precaria ci dà una grande soddisfazione”.
Mammuth Roma – Cittadella Hockey 3-10 (0-5)
Cappotto inaspettato in quel di Roma: il Cittadella dilaga contro Roma al termine di una partita condotta dall’inizio alla fine nel punteggio. Dopo appena 5′ i veneti sono già infatti sul 3-0 e la prima frazione si chiuderà sul 5-0. Da segnalare a fine gara le sorprendenti 8 reti siglate dall’americano Spain: il record di reti segnate in una gara rimane comunque ad Hammond che in un Arezzo-Edera Trieste ne segnò addirittura 11. Il Cittadella ottiene questa netta vittoria nonostante le pesanti assenze di Covolo e Facchinetti.
Diego Santilli (Roma): “Partita difficile che abbiamo sbagliato dall’inizio. Le statistiche dicono che nel primo tempo su 10 tiri loro
hanno fatto 5 goal mentre noi quasi 20 tiri e nessun goal. Il Cittadella è sicuramente una buona squadra quest’anno ma noi abbiamo sbagliato la partita, solo alla fine del secondo tempo ci siamo svegliati andando a segno tre volte in pochi minuti. Dobbiamo lavorare molto sulla costanza del gioco tra una partita e l ‘altra, l’organico c’è e siamo in grado quest’anno di dare filo da torcere a tutte le squadre ma non riusciamo a fare delle prestazioni sempre al massimo delle nostre capacità e in A1 se non giochi al top vieni punito”.
Kelly Spain (Cittadella): “Abbiamo approcciato alla partita con cautela perchè avevamo due assenze pesanti ma il nostro goalie Impigli è sceso in campo carico e determinato e noi avevamo fiducia in lui. Quest’anno vogliamo conquistare un traguardo mai raggiunto a Cittadella, i play off, per farlo dobbiamo prendere i tre punti ogni volta che è possibile senza sbagliare nessuna gara”. Spain commenta anche lo straordinario personale score di 8 reti dimostrando di essere un campione anche in umiltà: “Non è la prima volta che mi capita in carriera ma devo ringraziare i miei compagni che mi hanno fatto passaggi perfetti che io ho dovuto solo trasformare in rete, il merito è da condividere con loro”. Infine una nota di colore: “E’ molto emozionante per un americano il pensare di giocare a hockey a Roma, a pochi passi dal Colosseo. Questa è una città piena di storia e di magnificenza , in tanti vorrebbero vivere questa esperienza”.
Zardini Etichette Cus Verona – Novi Hockey 0-4 (0-2)
La sfida probabilmente più importante in termini di classifica di giornata era quella fra Verona e Novi: i due team non avevano ancora mai vinto in A1 e sono i piemontesi a togliersi per primi questa soddisfazione. Per Verona ora si fa dura: i veneti sono ancora a zero punti ed hanno perso entrambi gli scontri diretti con Mammuth e appunto Novi. Per salvarsi i Sorci Verdi dovranno cambiare marcia e farlo in fretta. A decidere il match lo shut out del portiere di ritorno, Michele Gadioli (41 parate per lui), già protagonista a Novi in serie A2, e i powerplay dei piemontesi. Tutte e quattro le reti della partita sono state segnate infatti in superiorità numerica.
Stefano Blasi (Verona): “Un Gadioli super, ma per noi non è una novità. Un arbitraggio questa volta diciamo molto discutibile e le nostre solite amnesie con l’uomo in meno, e purtroppo neppure questa è per noi una novità quest’anno, dicono del perché del risultato. Certo se fossimo stati più sereni si poteva combinare molto di più, ritengo che il Novi fosse assolutamente alla nostra portata ma ormai la situazione è davvero critica soprattutto a livello mentale. Noi abbiamo comunque il dovere di continuare a provarci”.
Michele Gadioli (Novi): “Ieri era imperativo fare il risultato e ci siamo riusciti, è stata una partita molto sentita da entrambe le squadre. Abbiamo sfruttato al meglio i powerplay e insieme ad una buona dose di disciplina in campo ci hanno permesso di portare a casa il risultato. Per me era molto importante fare bene perchè arrivavo da tre settimane di fermo e da un periodo non roseo e questo primo shut out in serie A1 è stato il massimo che io potessi volere; ora ci aspettano altri 4-5 match clou dove sarà imperativo fare il risultato poi tutto quello che verrà sarà ben accetto”.
Diavoli Vicenza – Ghosts Padova 4-5 (2-4)
Per Immobiliare Neve Diavoli Vicenza doveva essere la gara per ripartire ma il derby contro Padova è stato amaro sia nel risultato, sconfitta per 5-4, sia soprattutto per come si è svolta la partita, con la rete del definitivo ko subita a una manciata di secondi dal termine ad opera d Kettler dopo la rimonta da 1-4 a 4-4.
I Diavoli in formato ridotto, assenti Corradin per un turno di squalifica, Bettello e De Lorenzi per impegni in Coppa di Lega con la serie B, con alcuni giocatori non in perfette condizioni, Testa influenzato e nel secondo tempo Roffo infortunato, hanno affrontato con
determinazione una squadra come Padova che oltre ai due americani, Baugh e Kettler, conta su alcuni atleti di esperienza e su alcuni giovani di talento e in settimana si è rinforzata con l’arrivo da Monleale del portiere della nazionale Antinori, ottima prova la sua, e dell’attaccante Frizzera. A quasi cinque minuti dalla fine del primo tempo infortunio nei Diavoli per Luca Roffo che, dopo una scontro con un avversario, probabilmente cadendo, si è procurato una forte botta alla spalla che l’ha costretto a giocare per tutto il secondo tempo con grandi difficoltà. Il capitano ha stretto i denti e ha tenuto fino al termine supportando i compagni nella rimonta.
Stefano Stella (Vicenza): “Una sconfitta che brucia perché dopo la rimonta ci speravamo. Peccato. Forse ci è mancato un qualcosa nelle conclusioni, un pizzico in più nell’andare verso il portiere, ma bisogna anche dire che di fronte c’era Antinori e sappiamo quanto è bravo. Non abbiamo però sfruttato al meglio le occasioni, loro invece si, soprattutto nel primo tempo. Il pareggio ci stava e almeno un punto poteva darci un po’ di morale e far muovere la classifica. L’ultimo gol poi, preso così negli ultimi secondi, è stato il peggior gol che si potesse prendere. All’inizio non sembravamo convinti, abbiamo faticato ad entrare in partita e abbiamo avuto bisogno di tempo per ingranare. Già da come siamo scesi in pista, dal grido iniziale sembrava ci fosse meno convinzione. Poi però ci siamo ripresi, ma alla fine, negli ultimi minuti, potevamo gestirli meglio”.
Stefano Antinori (Padova): “Personalmente ho dovuto affrontare oltre una sfida sul campo una sfida contro me stesso, visto che dalla fine del primo tempo non riuscivo quasi a stare in piedi perché avevo dei crampi allucinanti. Il viaggio per lavoro a Cuba che ho fatto mi ha debilitato parecchio ma alla fine ho tenuto duro ed è andata bene. Che dire, 3 punti che pesano tantissimo, su un campo di una
diretta concorrente e a pochi secondi dalla fine. Sabato perfetto ma credo sia un punto di partenza. Ora che anche Kos sarà dei nostri, giocatore che ammiro molto, credo possiamo dire la nostra fino in fondo. Sabato tra l’altro arriva Milano e vogliamo giocarcela a viso aperto, non abbiamo nulla da perdere”.