E’ partita sabato la seconda fase del campionato di serie A2. Le otto squadre sono ora suddivise in due gironi da 4, al termine dei quali le prime due andranno a disputare semifinali incrociate per il passaggio in A1. Vediamo come è andata la prima giornata:
Polet Trieste – Fox Legnaro 5-3 (2-1)
Quella che doveva essere la partita più scontata di giornata (1^ contro 8^ del girone di regular season) diventa invece un match equilibrato e bello da vedere. Il Legnaro riesce a rimanere in gioco contro la corazzata Polet, fin qui sempre vincitore negli scontri in A2.
Samo Kokorovec (Trieste): “Partita giocata abbastanza sottotono da parte nostra. In effetti abbiamo cominciato lenti e pattinando poco. Il Legnaro ha giocato una gara buona, ma siamo stati noi a complicarcela non riuscendo ad alzare il ritmo. Quello che non ha affatto funzionato è stato il pp e il pk. Poi i soliti bomber non erano proprio in giornata ma per fortuna abbiamo nella rosa diverse soluzioni. Così, 3 dei 5 goal li hanno segnati due under 20, Grusovin (2) e Degano (1)
Coach Zaccaria (Legnaro): “Una sconfitta 5-3 contro Trieste, pur essendo sconfitta, è un buon risultato, specie perché ottenuto fuori casa e nonostante l’assenza di 3 giocatori esperti. L’esito sarebbe potuto anche essere migliore. Nel secondo tempo siamo andati in pareggio e per alcuni minuti abbiamo creato più occasioni, Poi il Polet ha sfruttato meglio i dischi sotto porta e ci ha distaccato di tre gol. Siamo comunque rimasti in gara recuperando una rete. L’aspetto piu soddisfacente è stato il penalty killing, su tre subiti zero gol. Le prossime gare saranno decisive. Spero continueremo a giocare a questo livello”.
Pattinatori Sambenedettesi – Lepis Piacenza 3-8 (2-4)
Il Piacenza batte fuori casa i Pattinatori Sambenedettesi e parte con il piglio giusto nel girone A: saranno probabilmente proprio gli uomini di Berardi ad essere i maggiori rivali del Polet in questo minigirone. Il San Benedetto conferma di essere coriaceo ma paga un avvio di gara decisamente negativo.
Mauro Vagnoni (San Benedetto): “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, Piacenza ha un ottimo collettivo ed ottime individualità, ma potevamo fare sicuramente molto di più. La partita è stata condizionata dai primi 10-15 minuti di gioco dove noi completamente in bambola andiamo sotto di 4 goal, la nostra partita inizia praticamente dopo il 4-0 quando finalmente cambiamo ritmo di gioco e ci portiamo sul 2-4 a fine primo tempo. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga della fine del primo con noi che cerchiamo di recuperare arrivando fino al 3-4 e con Piacenza che gioca in contropiede, purtroppo dopo il 3-4 andiamo un po’ in affanno e Piacenza ne approfitta colpendo con dei rapidi e precisi contropiedi, purtroppo non è possibile regalare 4 goal in partenza ad una squadra come la loro”.
Marco Favaro (Piacenza): “Queste 2 settimane di stop sono state molto d’aiuto per raccogliere le idee e le forze mentali e fisiche. La partita è stata una conseguenza di quello che il nostro ritrovato coach ci ha fatto notare durante l’ultima settimana di preparazione alla partita. Abbiamo finalmente giocato d’intesa e da squadra, sacrificando ognuno il proprio per metterlo a disposizione della maglia che indossiamo. I colori che rappresentiamo e non i nomi scritti dietro sono l’importante. Con questa mentalità siamo entrati in pista, riuscendo a giocare in maniera egregia fino a portarci sul 4 a 0. Sul finale del primo tempo forse per troppa confidenza abbiamo lasciato troppo liberi Vagnoni & co (a cui va comunque tutto il nostro rispetto sportivo per come sempre affrontano le partite nonostante i guai che hanno a San Benedetto) che in 4 minuti hanno accorciato portandosi sul 4 a 2. Nel secondo tempo abbiamo continuato a macinare gioco resistendo anche abbastanza bene in inferiorità e complice un vistoso e fisiologico calo dei nostri avversari che giocavano a 2 linee contro le nostre 3 ci siamo portati sul risultato finale di 8 a 3”.
Libertas Forlì – Raiders Montebelluna 0-7 (0-5)
Risultato difficile da pronosticare quello avvenuto sabato fra le due squadre favorite del girone B. Il Montebelluna fa un sol boccone del Forlì e l’ampio divario sembrava impossibile per quanto visto nella prima fase.
Questa la cronaca inviataci dalla segreteria del Montebelluna:
Sabato abbiamo giocato molto bene, molto per meriti nostri (finalmente senza quell’agonismo che a volte riduce la qualità) e un po’ per demeriti del Forlì apparso in condizioni non molto buone soprattutto nell’atteggiamento un po’ rinunciatario, come se l’assenza del portiere lì condizioni un po’. La squadra finalmente con due linee di livello ed una buona terza linea in campo ha controllato il gioco per tutta la gara aspettando sempre il momento buono per ripartire e andare a conclusione concedendo pochissimo al Forlì.
Le occasioni soprattutto nel primo tempo non sono mancate, oltre alla traversa di Zanetti, i pali di Biacoli e Bezzi sono arrivati 5 gol con: Bortoluzzi in situazione di 5 vs 4 (penalità differita ben sfruttata), Cavan su azione personale, Bezzi (al rientro dopo 2 mesi di infortunio), Zanetti che infila tra le gambe del portiere del Forlì apparso in difficoltà sin dai primi minuti e chiude il pokerissimo del primo tempo Salvaneschi in power play, per il 5 a zero che chiude anche la partita.
Nella ripresa l’ordine di Coach Frizzi è: “controllare il gioco, niente errori stupidi, niente falli inutili, cerchiamo la qualità delle giocate!”. Infatti Montebelluna non affonda il colpo ma Marcon & soci tengono il disco e nonostante il tentativo di razione da parte del Forlì nei primi minuti della ripresa il gioco resta gestito dal Montebelluna e quando serve Dal Ben ci mette una pezza per evitare il gol dei padroni di casa.
Nonostante le giocate i gol non arrivano fino a metà delle ripresa quando Bezzi sfrutta un assist del “vecio” Frizzi e sigla la sua doppietta, prima del finale Marcon salta due avversari e infila il disco in rete per il 7-0 con cui si chiude la partita.
Forlì troppo rinunciatario sin dall’inizio con il Montebelluna padrone del gioco sin da subito, meriti e demeriti vanno di pari passo al momento resta una vittoria importante su un campo difficile.
Invicta Modena – Snipers Rosati Utensili 7-5 (4-4)
Il Modena conferma il risultato di poco tempo fa e batte ancora una volta Civitavecchia nel proprio impianto. Ma se in regular season i modenesi avevano avuto vita relativamente facile, sabato sera il match è stato deciso solo negli ultimi secondi da una doppietta di Ballarin. Gli Snipers come purtroppo spesso gli accade si presentano con un team da trasferta decisamente rabberciato, con tante assenze per i più svariati motivi. Modena rinuncia a Gasperini, fuori a lungo per infortunio, ma ripropone in rosa Maurizio Pagani.
Nel primo tempo i modenesi vanno sempre avanti ma vengono puntualmente riacciuffati dagli Snipers, micidiali in pp. Nella ripresa il match viene falsato da un maldestro errore dell’arbitro che assegna a Valentini la terza penalità espellendolo quindi per 2’+10′ quando in realtà ad aver commesso il presunto fallo, come si evince dalle immagini del Modena, era stato Mercuri. Scambio di persona che costa un uomo in meno nelle rotazioni al Civitavecchia, che gioca gli ultimi 10′ in soli 5 giocatori, e che toglie ai laziali il loro punto di riferimento, fin lì autore di 2 gol e 2 assist. Civitavecchia riesce comunque a reggere, subisce il 5-4 ma pareggia con una rete di Tranquilli. A 30” dalla fine in penalty killing la beffarda rete del 6-5, seguita poi dal 7-5.
Coach Bellotto (Modena): “Abbiamo condotto il gioco ma siamo mancati in fase di finalizzazione, Civitavecchia è venuta con un roster risicato e noi dovevamo approfittarne. La nostra prima linea ha giocato molto bene, meno bene hanno fatto invece le altre. Positivo l’innesto in formazione di Maurizio Pagani, ha dato leadership e carattere alla squadra grazie alla sua esperienza”.
Coach Valentini (Civitavecchia): “Peccato per quella terza penalità completamente inventata che mi ha tolto dai giochi lasciando i miei compagni in soli 5 giocatori per tutta la seconda metà del secondo tempo. Fin li la nostra tattica di difesa e contropiede era andata bene, grazie ad un’ottima prova di Loffredo e un pp spietato. Ci rifaremo al ritorno”.