Si allarga la famiglia dell’hockey in line italiano: si registra infatti un nuovo movimento in entrata, stavolta in Lombardia, dove sbarcano i “Loertis Brescia”. La squadra è composta da circa 20 elementi, è allenata da Marco Muselli e prossimamente parteciperà a qualche torneo amatoriale.
Il nostro portale, oltre che dare il proprio più caldo benvenuto, ha voluto lasciare ai ragazzi bresciani l’onore di presentare se stessi.
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Loertis Brescia: storia di amicizia e passione
La nostra storia è una storia normalissima, ma a noi piace da impazzire. Siamo molto orgogliosi di quanto stiamo viavia organizzando, e lasceremo da parte la modestia in questa descrizione.
I Loertis nascono pochissimi mesi fa, seppur in forma non definita, nei pensieri e nei sogni di un paio di “ragazzi” bresciani che, dopo essersi divertiti per qualche stagione sul ghiaccio con l’hockey amatoriale dei Blue Beavers, approfittano del futuro incerto delle piste ghiaccio bergamasche per accarezzare l’idea di provare a giocare inline – a Brescia, ovviamente! E’ così cominciò la lunghissima ricerca di una location pronta ad accettare dei “giovani dentro” armati di pattini e bastoni ma non delle necessarie doti per maneggiarli a dovere… inutile dire che tale operazione è stata tutt’altro che facile (in realtà non è ancora terminata) o indolore, ma alla fine, a partire dal mese di maggio 2014, I nostri eroi hanno avuto l’opportunità di provare questo sconosciuto sport nel palazzetto polivalente di Gussago. Il primo “allenamento” vede ben 5 proto-loertis provare a stare in piedi su pattini da fitness e nello stesso tempo inseguire un disco stranamente “ballerino”…ma è immediato lo sforzo per allargare la cerchia di appassionati e/o vogliosi di cimentarsi in una nuova avventura. In questo modo abbiamo la fortuna di contattare un gruppo di ragazzi di base a Cremona che si dimostrano talmente pazzi da sobbarcarsi il viaggio di andata e ritorno per poter far parte della squadra. Molto velocemente nascono delle belle amicizie, cementate da abbondante birra e da “terzi tempi” auto-organizzati e sempre all’insegna del nomadismo che presto diventano il tratto distintivo che unisce la combriccola.
L’estate intanto arriva: il caldo è asfissiante ma nessuno dei ragazzi molla il colpo… il gruppo si ingrandisce di vecchie e nuove amicizie e lo spirito del gruppo migliora di volta in volta. Sappiamo di non essere sportivi professionisti, nessuno di noi ha profonde culture hockeistiche, molti di noi sono padri di famiglia già negli “anta”, o impiegati in banca, infermieri o optometristi: insomma normalissime persone accomunate da un pensiero irrazionale: “non ho idea di cosa sia l’hockey inline, ma mi piacerebbe provare a praticarlo!”. Quanto auspichiamo è che la crescita che ci ha contraddistinto nei primi mesi di esistenza continui in maniera esponenziale, sempre salvaguardando lo spirito del gruppo. Nei Loertis può giocare chiunque, di qualsiasi età, bravura, razza, sesso e religione (a parte gli architetti! Loro no, dai…), basta che sia animato da un sentimento di genuino interesse per l’hockey, che non sia un rompicoglioni esaltato e che ci tenga a far bene ammettendo che i molti alle prime armi non gli passeranno il disco sul bastone da subito…
Oh, per chi non lo sapesse… Il loertis è il modo dialettale bresciano di definire il luppolo comune: piatto povero della tradizione bresciana che ci serve come richiamo delle nostre radici.
Qualcuno tra I lettori sarebbe così gentile da venirci a spiegare come diavolo si frena con I pattini in linea? Vi aspettiamo!
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