Si è chiuso da pochi giorni il Mondiale dell’under 20 ed il responsabile delle squadre azzurre, Gianluca Tomasello, traccia un primo bilancio ancora parzialmente a caldo sull’avventura degli azzurrini a Tolosa. Queste le sue parole:
L’avventura mondiale si è chiusa con un 7° posto di certo non esaltante ma anche con tanti aspetti positivi. Dove si è sbagliato e dove invece siete convinti di essere andati bene?
“Un settimo posto deludente a mio parere, eravamo partiti con ben altre aspettative per questo mondiale. Aspettative basate sul talento dei singoli ragazzi, alcuni dei quali gia’ giocatori di serie A1 nei propri club.Abbiamo pagato molto l’inesperienza (ovviamente essendo per molti se non per tutti la prima volta) a questi livelli sia tattica che mentale: al mondiale si giocano 6 finali, non 6 partite qualsiasi. Ciò significa che se ne perdi una devi prendere ciò di buono che hai fatto, dimenticare il resto correggere appena gli errori e già pensare alla partita del giorno dopo con entusiasmo. Tatticamente abbiamo tante volte perso l’occasione di poter ripartire in velocità in seguito ad un errore dell’avversario per creare una superiorità numerica ed abbiamo perso tante volte l’uomo; insomma, errori che da tanti non ti aspetti. Tecnicamente invece credo che la nostra nazionale non abbia nulla da invidiare ad altre, abbiamo degli ottimi atleti con delle buone basi tecniche”.
Quale è stata la delusione più grande? E quale al contrario la soddisfazione più grande?
“La delusione più grande è stata non vedere gioire i ragazzi più volte, ma solo in occasione della partita contro il Belgio; non credo avessero afferrato fino in fondo cosa si stavano giocando, la situazione economica non è delle più floride e sono stati fatti salti mortali per raduni e mondiali e magari non ci sarà una prossima occasione a breve. Probabilmente fossero stati più convinti dei propri mezzi sarebbe andata diversamente.
La soddisfazione è stata portarli ad un mondiale, senza dubbio, e il fatto che uno dei nostri giocatori più giovani, Tobia Vendrame, sia stato scelto per rimanere con la nazionale senior”.
Per il futuro da dove ripartirete? Come è stato il rapporto fra giocatori e staff?
“Per il futuro ripartiremo da questa esperienza, mi confronterò con tutto lo staff tecnico per vedere dove abbiamo sbagliato noi in fase di preparazione e gestione della panchina al mondiale. Ci saranno aspetti nella preparazione in futuro che sicuramente cambieremo. Il rapporto dei ragazzi con i due allenatori direi che è stato positivo, sono due tecnici molto diversi, uno più pratico (Sartori) ed uno più teorico (Medeot) e quindi a mio avviso si compensano bene. Per il resto, ho sentito parlar solo bene dai ragazzi del nostro fisioterapista (Kassis) del nostro dottore (Bau) e del nostro attrezzista (Petrone) Di cosa pensano di me invece non saprei.
Per concludere vorrei solo ricordare ai ragazzi di fare tesoro di quest’esperienza per il futuro, come dicevo loro sono esperienza che si porteranno dentro per sempre e che li aiutano a crescere sia sportivamente sia come uomini.
Vorrei inoltre ringraziare tutto lo staff e Massimo Varisco della federazione che ci ha seguito ed aiutato con la massima disponibilità”.