Tante partite, palazzetto pieno, ragazzi carichi e concentrati, genitori in festa ed allenatori su di giri: tutto questo
I Rhinos Treviso u18
sono le finali nazionali giovanili ed anche la prima tranche (under 14 ed under 18) andata in scena a Padova non ha deluso le aspettative.
Il livello dell’hockey in line italiano giovanile continua a crescere grazie soprattutto a coloro che già anni fa in maniera lungimirante hanno investito nei più piccoli: la regina, c’è poco da fare, rimane il Veneto, con la doppia finale tutta regionale.
Nell’under 14 il Vicenza ha battuto 3-2 il Padova, nell’under 18 il Treviso 6-1 sempre il Padova, che ha dovuto accontentarsi di un doppio argento.
I risultati sono visibili sul sito dei Ghosts Padova: clicca QUI per vedere quelli dell’under 14 e QUI per quelli dell’under 18.
Hockeyinlineitalia ha intervistato i due allenatori delle squadre campioni d’Italia
DANIELE VENDRAMINETTO (Diavoli Vicenza)
“L’emozione più grande è stato il senso di appagamento per tutto il lavoro fatto durante l’anno, poi appena finita la partita ho provato molto orgoglio e gioia sopratutto per i ragazzi, alle premiazioni invece quando ti danno la medaglia d’oro realizzi davvero che in quel momento sei un gradino sopra a tutti.
Sabato abbiamo fatto una partita contro il Montorio (vinta 7 a 0) e una con il Padova (pareggiata 2 a 2) a fine serata il Padova era primo (per differenza reti contro il Montorio) e noi secondi. Domenica mattina il Padova ha battuto il Trieste conquistandosi la finale e noi abbiamo battuto il Torino (9 a 5).
La finale é stata molto combattuta, eravamo tutti molto tesi, ci siamo portati in vantaggio all’ultimo secondo del primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo raddoppiato poco dopo é arrivato il 2 a 1. Dopo 3-4 minuti abbiamo
I Diavoli Vicenza u14
subito il gol del 2 a 2 mentre eravamo in inferiorità lasciando un giocatore libero davanti porta. Dopo aver chiamato il timeout e aver riportato i ragazzi alla giusta concentrazione abbiamo mantenuto la partita cosi e a 2 minuti dalla fine abbiamo segnato il 3 a 2. Abbiamo gestito fino alla fine aspettando il fischio finale.
L’annata é andata bene, 19 vittorie, un pareggio e solo una persa (contro il Padova) i ragazzi si allenano 2 volte a settimana per un’ora e mezza alla volta con anche qualche ragazzo della 16. Nell’ultimo mese abbiamo fatto degli allenamenti mirati 3 volte a settimana andando anche un paio di volte a Roana per abituarli a giocare sullo stesso fondo di gioco che c’è a Padova. Eravamo convinti di poter arrivare alle finali nazionali anche quest’anno (2 anni fa siamo arrivati terzi).
Vincere è sempre un po’ inaspettato, perché in questo gioco non si può dare per scontato nulla e quindi abbiamo sempre cercato di puntare in alto.
Gli allenatori siamo io, Bogdan Iordachioiu e Fabrizio Maran con l’aiuto ogni tanto di Mattia Bettello. Bogdan mette l’esperienza e noi insegniamo ai ragazzi come stare in campo, come usare la stecca e tutti i trucchi che abbiamo imparato noi nei nostri anni da giocatori.
La società è sempre stata brava ad organizzare i concentramenti e le varie trasferte supportando anche le richieste di noi allenatori.
Gli obiettivi per il futuro sono quelli di cercare di continuare a far maturare i ragazzi e di raggiungere ancora questi risultati, di lavoro da fare ce ne è sempre e non si finirà mai di imparare cose nuove, speriamo di ampliare il numero di iscritti con magari anche qualche U12 o U10 in più”.
ANTONIO VENDRAME (Rhinos Treviso)
“Siamo approdati alle finali dopo una stagione abbastanza complessa, consapevoli di essere una delle squadre con la migliore condizione fisica, bramosi di toglierci il sassolino dalla scarpa e riscattarci dalla sconfitta in finale contro gli Asiago Vipers dell’anno precedente. Sapevamo di aver lavorato bene durante l’anno e aver creato un gruppo affiatato e motivato, supportati da una dirigenza forte e con le idee chiare. Abbiamo affrontato tutte le partite consapevoli che i riflettori fossero puntati su di noi, cercando di mantenere sempre la massima concentrazione e la leggerezza che fanno riuscire facili le cose. Dopo le gare con il Cittadella, vinte agevolmente, ci siamo trovati ad affrontare in un duplice scontro proprio i Vipers; non è stato facile entrare in campo senza pensare al peggio, loro sono una squadra tenace e grintosa, che mette in campo sempre la giusta determinazione per arrivare al successo, dalla nostra parte avevamo un gruppo davvero affiatato ed un portiere in particolare forma, dopo il pareggio della semifinale di andata abbiamo trovato il successo nella gara di ritorno. La vittoria su Asiago è stata un’incontenibile esplosione di gioia, è stato forse il momento più atteso della stagione per il nostro gruppo che ha trovato in questo successo le energie per affrontare la finale al meglio. La partita con i Ghosts, è stata tutta in crescendo, dopo il goal rifilatoci a 18” dall’inizio da Padova abbiamo reagito esprimendo al meglio il nostro gioco rapido che ci ha permesso di mantenere il possesso del disco e di impedire agli avversari di organizzare il gioco, da segnalare la riuscita degli special team, sia in fase di
Il capitano del Treviso u18 Tobia Vendrame, lo scorso anno anche azzurro
power play che di penality killing. La vittoria è stata netta e la gioia incontenibile, l’obiettivo che ci eravamo dati a fine dicembre era quello di divertirci e così è stato. Le chiavi per questa vittoria sono state la fiducia reciproca e il desiderio di non arrendersi ma soprattutto la voglia di giocare per divertirsi, senza portare rancore, esprimendo ad ogni partita il nostro sano amore per questo sport e la dedizione alla squadra. Un ringraziamento va a quelli che mi hanno preceduto su questa panchina, Enrico Muraro e Roberto Cantele che hanno saputo insegnare con pazienza e dedizione a dei ragazzi volenterosi, a tutti i dirigenti e a coloro che lavorano nella penombra per rendere bello ogni giorno di sport. Il merito più grande è dei ragazzi che hanno saputo regalarmi e regalarsi la gioia di vincere una finale, quella sensazione di euforia che ti rimane dentro quando sai di aver fatto qualche cosa di bello e che ti fa affrontare le difficoltà con il sorriso”.
